EGITTO cresce la PROTESTA iniziata il 17 settembre contro la legge che autorizza il GOVERNO a demolire le case abusive costruite sui terreni agricoli.
Intensificandosi per numero e radicalità, le proteste stanno diffondendosi soprattutto nella miriade di villaggi dei distretti agricoli: dopo lavoratori (specialmente nel distretto industriale di El Mahalla), disoccupati e studenti delle città, anche i contadini delle campagne stanno unendosi alle azioni di strada per manifestare contro il governo e la crisi.
Nelle grandi città la tensione rimane altissima: grande é la rabbia popolare, sia per la dura repressione contro ogni forma di dissenso – con carcerazioni di massa e il pervasivo controllo governativo sui media (stampa, tv, internet., social networks..) – sia per la povertà (causata da disoccupazione dilagante, inflazione con aumenti dei prezzi fuori controllo dei beni di prima necessità, sfruttamento e oppressione delle masse lavoratrici).
Solidarietà internazionalista ai fratelli e alle sorelle in lotta per migliorare le condizioni di lavoro e di vita: chi tocca uno tocca tutti!
Proletari di tutto il mondo uniamoci… non abbiamo da perdere che le nostre catene!
S.I. Cobas Torino