PERCETTORI DEL REDDITO O IMPRESE: CHI SONO I FURBETTI?
Quante volte abbiamo sentito accostare le parole “furbetto” e “truffatore” ai percettori del Reddito di cittadinanza?
Pensandoci bene ci hanno bombardato di notizie su imbrogli, scandali e irregolarità legati a questa misura di sostegno emergenziale. In questi giorni però la Guardia di Finanza ha pubblicato i dati relativi ai percettori fraudolenti di #reddito di cittadinanza del 2019: stando a quanto riportano, quasi quotidianamente, tv, giornali, siti d’informazione dovrebbe trattarsi di un numero gigantesco e invece, nell’anno in questione, i casi di fraudolenza sono stati 709, lo 0,07% del totale dei percettori.
Nel 2019 hanno percepito il reddito 2,5 milioni e mezzo di persone, a testimonianza della spaventosa emergenza sociale ed economica che attraversa l’Italia.
Sempre in questi giorni poi, Inps e Bankitalia ci hanno fatto sapere che le imprese che hanno usato la cassaintegrazione #Covid senza aver avuto alcun calo di fatturato sono state il 25% del totale in termini di ore (188.000 imprese secondo una stima recente).
Utilizzando un detto napoletano è proprio il caso di dire: “A Carn’ A Sott’ E I Maccarun’ A Copp’”.
Battute a parte non ci stupisce neanche un po’ questa notizia: abbiamo davanti a noi l’ennesima riprova di quanto sia marcio, distorto e contraddittorio questo sistema.
Solo qualche giorno fa commentavamo le vergognose bugie dichiarazioni di Bonomi, presidente di #Confindustria, che vorrebbe negare i sussidi alle persone in difficoltà non dicendo che in realtà quasi tutte le risorse sono andati alle imprese che egli stesso rappresenta.
Chi ci sfrutta, oltre a pensare a come arricchirsi maggiormente, è molto bravo a nascondere le proprie responsabilità facendo in modo che ci sia sempre un capro espiatorio.
Un capro espiatorio su cui, chi si trova in difficoltà, spesso e volentieri sfoga rabbia e frustrazioni.
Noi che viviamo sfruttamento e miseria quotidiani dobbiamo essere in grado di smascherare queste bugie, unendoci contro chi ci affama e ci e divide convincendoci che la colpa sia di chi sta peggio di noi.
Laboratorio Politico Iskra