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[INTERNAZIONALISMO] India: Il ruolo centrale delle donne nelle proteste contadine

Riceviamo e pubblichiamo qui sotto il contributo dei compagni della redazione Il Pungolo Rosso “India: Il ruolo centrale delle donne nelle proteste contadine”, già disponibile sul sito della loro redazione (vedi qui).

Questa crisi sanitaria e sociale, che sta provocando i primi scioperi spontanei nelle fabbriche dopo decenni, e diviene ora anche crisi economica e finanziaria, mette alla prova i sistemi capitalistici, in Italia e nel mondo intero, e scuote le coscienze in settori della nostra classe cui si chiede di lavorare comunque, anche in assenza delle condizioni di sicurezza che vengono invece imposte al resto della popolazione.

Per la prima volta da decenni assistiamo a scioperi spontanei nelle fabbriche.

Anche nella lotta per ambienti di lavoro sicuri e adeguati dispositivi di protezione individuale, e nelle difficoltà di coloro che sono lasciati a casa con un futuro incerto, deve crescere la coscienza della necessità di lottare per superare questa società divisa in classi.

Contro le ideologie da “unità nazionale” tra sfruttati e sfruttatori.

Il virus globalizzato mette inoltre in chiaro l’inconsistenza delle prospettive di autonomie locali/localistiche, e delle scorciatoie “sovraniste”.

L’unica strada è quella internazionalista, dell’unione tra i proletari di tutto il mondo.

S.I. Cobas


Condividiamo di seguito un interessante filmato – frutto di una serie di interviste effettuate da The Quint – relativo al ruolo delle donne nell’ambito delle proteste contadine in atto in India da ormai diversi mesi.

Nonostante una martellante retorica di stampo patriarcale cerchi in ogni modo di marginalizzarla, ridimensionarla e sminuirne l’operato, la presenza femminile nelle proteste contro il governo Modi è vasta (sia per quanto riguarda il numero di attiviste, sia in termini di leader femminili del movimento), e testimonia una volta di più come la lotta contro il capitale è monca se non mette in discussione anche la specificità dei rapporti di genere che della formazione sociale capitalistica garantiscono il perpetuarsi.