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[PIACENZA] Nippon Express, avanza la lotta operaia ma continuano le provocazioni della Cgil a chi sciopera: e le figuracce!

CONTINUANO LE PROVOCAZIONI DELLA CGIL A CHI SCIOPERA…

E CON ESSE LE FIGURACCE!

Non sono passate nemmeno due settimane dalla enorme figuraccia rimediata dalla CGIL Piacenza nell’ambito della vertenza FedEx-Tnt, che già i responsabili di via XXIV Maggio non tardano ad aggiungere autogol ad autogol.

Se due settiman or sono era stato il segretario della Filt-CGIL piacentina, Floriano Zorzella, a rimediare una magra figura portando alcuni driver di una ditta esterna a protestare sotto la prefettura contro il vittorioso sciopero dei 300 facchini S.I.Cobas, stavolta a muoversi è stato il suo sottoposto Karim Mansar, nell’ambito dello sciopero dei lavoratori della Nippon Express.

I lavoratori sono entrati in sciopero perché da mesi aleggia su di loro l’ipotesi dell’esternalizzazione a un fornitore di manodopera (ora sono assunti diretti della Nippon, un colosso multinazionale).

Sappiamo tutti benissimo che l’esternalizzazione serve a uno scopo soltanto: ridurre il costo del lavoro, con anche pesanti conseguenze in sede creditizia per i lavoratori.

Nel dicembre scorso, uno sciopero del S.I. Cobas era riuscito a far saltare il giochetto architettato fra i dirigenti della Nippon e la CGIL, che aveva poi avuto la faccia tosta di intestarsi il merito dello “stop” perdendo parecchia credibilità fra i lavoratori del sito, che sono ulteriormente confluiti nel S.I. Cobas constatando la sistematica falsità dei loro rappresentanti sindacali.

Ma non è solo questo il motivo dello sciopero: in ballo c’è il principio costituzionale della libertà sindacale, che Nippon non vuole riconoscere al S.I. Cobas perché non firmatario dei vergognosi contratti nazionali sottoscritti dalla CGIL a discapito dei lavoratori.

E nemmeno quei vergognosi contratti intendono essere rispettati da Nippon, se è vero che i livelli di inquadramento non sono rispettati: lavoratori a cui spetterebbe il 4 livello poiché usano i mezzi sono inquadrati al 6J (il più basso), addirittura responsabili di reparto cui spetterebbe il 3 inquadrati al 6. P

arliamo di 5-6.000 euro di differenze paga all’anno, oltre che di un evidente furto alle casse dell’INPS, con cui ci paghiamo le pensioni, e alla fiscalità generale.

Infine, i lavoratori sono in sciopero perché un dipendente dei due magazzini, quello i cui lavoratori sono stati già da anni esternalizzati con il via libera della CGIL, è stato licenziato in modo del tutto illegittimo secondo la normativa.

Ebbene, a fronte di questi sacrosanti motivi, cosa ha avuto ieri il coraggio di scrivere il funzionario sindacale della CGIL Karim Mansar?

Analizziamo tutto il post frase per frase.Sulla sua pagina facebook, Mansar scrive: “A Nippon express lo schifo assoluto dei Cobas”.

Cosa sarebbe questo schifo? Lottare per i propri diritti?!Mansar continua “alcuni referenti sindacali cobas insultano pesantemente alcuni lavoratori, la quale unica colpa è voler lavorare”.

Speriamo che Mansar disponga delle prove di questo atto diffamatorio o sia disposto a ritrattarlo poiché, sebbene il ricorso alla querela sia decisamente distante dalla nostra cultura politica, saremo costretti a valutarne il ricorso a fronte della sua spudorata falistà.“questi lavoratori hanno tutto quello che prevede il contratto nazionale e anche qualcosa di più, sono dipendenti di una multinazionale e non di una cooperativa spuria”.

Questa è da incorniciare. L’illegittimità dei livelli che abbiamo spiegato è autoevidente, non necessita di ulteriore chiarimento (prima assurdità), mentre se per “qualcosa in più” Mansar intende che i “lecchini”, sempre pronti a stendersi a tappeto alle esiegenze del padrone, vengono privilegiati con trattamenti preferenziali… allora ha assolutamente ragione.

Un buon esempio lo abbiamo avuto nella notte fra venerdì e sabato scorso, quando, come testimoniato dai nostri video in diretta, alcuni rappresentanti della CGIL in magazzino sono corsi al lavoro di notte al termine dello sciopero del S.I. Cobas per sbrigare il lavoro accumulato di giorno a causa dello sciopero.

La dignità è davvero qualcosa di sconosciuto a quelle latitudini.

Peccato che ci sia chi non accetta di venire umiliato e massacrato al lavoro, e per loro non solo non c’è niente di più, ma nemmeno il minimo contrattuale (seconda assurdità).

Il punto vero è: se Mansar intende continuare a spacciare ai suoi pochi adepti la falsità secondo cui la CGIL sarebbe stata contro l’esternalizzazione (e non a favore, come tutti i lavoratori sanno benissimo) perché non esibisce un documento in cui si attesta la fine di questa storia?

Più che stupide dichiarazioni ai giornali o sui social noi non abbiamo visto, e la richiesta della firma nero su bianco della cessata volontà di esternalizzazione è al primo posto nelle nostre rivendicazioni.

Fatti, non parole, ecco quello che la CGIL non capisce che interessa ai lavoratori!

Ma veniamo alla terza ssurdità, la più grave, contenuta nella frase di Mansar: “sono dipendenti di una multinazionale, non di una cooperativa spuria”.

Beh, che dire: se lo sono è solo ed esclusivamente grazie allo sciopero di dicembre del S.I.Cobas, di cui tutti (anche gli iscritti CGIL, che ci hanno contattato ieri per esprimere vergogna per il loro rappresentante e le sue oscene parole di falsità) hanno beneficiato.

Non certo grazie alla CGIL, che anzi era pronta a digerire senza concambio alcuno (per i lavoratori, per altri non sappiamo e per correttezza non vogliamo insinuare…) l’esternalizzazione.

Vorremmo anche capire da Mansar che differenza esiste fra cooperative spurie e affiliate alle leghe: nella nostra esperienza, esse sono la stessa merda, e tutte e due devono essere combattute per eliminare l’appalto di manodopera, come infatti avviene con grande beneficio dei lavoratori in alcuni dei magazzini dove il S.I. Cobas è al 100%.

Mansar conclude così i suoi cinque minuti di delirio: “la CGIL sarà sempre dalla parte dei più deboli, ai cobas lasciamo l’ingrato compito di difendere i capi”.

Qua siamo all’apoteosi della fantasia.

Quali sarebbero i capi che difenderebbe il S.I.Cobas?

Non è forse lui, e con lui l’intera CGIL che non si adopera per silenziarne le inopportune sparate, a contrastare lo sciopero dei lavoratori nel diretto ed evidente interesse della Nippon Express (o due settimane or sono della FedEx-Tnt)?

Crediamo che anche un bambino possa comprendere la natura di uscita scomposta e dettata dall’isteria di questo modesto burocrate cigiellino.

La mala fede, la falsità, l’odio fanatico verso chi mette in evidenza le proprie mancanze sono d’altra parte caratteristiche tipiche della CGIL tutta sin dagli anni ’70 e dalla cacciata di Lama dall’università de La Sapienza.

Gli attacchi di queste settimane non ne sono che l’ultimo esempio, forse nell’ottica della CGIL utili a distogliere l’attenzione dal fatto che il loro segretario nazionale Landini ha sposato la linea Draghi fatta di innalzamento ell’età pensionabile, attacco al diritto di sciopero, tagli al settore pubblico.

O forse, chissà, nella loro follia credono di riuscire a fermare la nostra crescita rifacendosi un’immagine con i lavoratori ormai distrutta da 40 anni di “combutta” con i padroni (in questo senso sono illuminanti le reazioni al contratto-patacca rifilato ai poveri metalmeccanici…leggete i commenti a questo post di “Libertà”: https://www.facebook.com/editor…/posts/5358114154206323… ).

Quello che è certo, è che il S.I.Cobas ha le spalle larghe e non arretra certo di fronte ai deliri e alle falsità di alcuni burocratini di provincia: negli anni scorsi abbiamo conquistato dignità e diritti economici per oltre 4.000 piacentine e piacentini, e lo abbiamo fatto passando sotto i manganelli dei reparti celere, i giudizi della aule di tribunale, gli attacchi concentrici di altre sigle sindacali (poi sparite dopo averci attaccati…) e stampa… qualche post su facebook non può che farci sorridere, e sicuramente ci è già fruttato la solidarietà dei loro stessi iscritti in Nippon Express, che a fronte della continua e indebita pressione per andare contro i loro colleghi ci hanno contattato stanotte per “fare il salto della barricata” e passare al S.I.Cobas!

Grazie CGIL, continuate ad aiutarci così!

S.I. Cobas Piacenza

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