Riceviamo e pubblichiamo qui sotto il contributo dei compagni della redazione Il Pungolo Rosso “Solidarietà con gli operai della Fiat Plastik di Kraguievac (Serbia) in sciopero!”, già disponibile sul sito della loro redazione (vedi qui).
Questa crisi sanitaria e sociale, che sta provocando i primi scioperi spontanei nelle fabbriche dopo decenni, e diviene ora anche crisi economica e finanziaria, mette alla prova i sistemi capitalistici, in Italia e nel mondo intero, e scuote le coscienze in settori della nostra classe cui si chiede di lavorare comunque, anche in assenza delle condizioni di sicurezza che vengono invece imposte al resto della popolazione.
Per la prima volta da decenni assistiamo a scioperi spontanei nelle fabbriche.
Anche nella lotta per ambienti di lavoro sicuri e adeguati dispositivi di protezione individuale, e nelle difficoltà di coloro che sono lasciati a casa con un futuro incerto, deve crescere la coscienza della necessità di lottare per superare questa società divisa in classi.
Contro le ideologie da “unità nazionale” tra sfruttati e sfruttatori.
Il virus globalizzato mette inoltre in chiaro l’inconsistenza delle prospettive di autonomie locali/localistiche, e delle scorciatoie “sovraniste”.
L’unica strada è quella internazionalista, dell’unione tra i proletari di tutto il mondo.
S.I. Cobas
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo appello alla solidarietà con gli operai della Fiat Plastik di Kraguievac in sciopero.
Sulle divergenze con i compagni che ce lo hanno inviato, fa premio il dovere dell’internazionalismo proletario.
Il Cuneo Rosso
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Solidarietà con gli operai della Fiat Plastik di Kraguievac (Serbia) in sciopero!
Giovedì 18 febbraio è scoppiato lo sciopero nella fabbrica Fiat Plastik di Kragujevac, in Serbia, che produce i paraurti della 500 L.
L’azienda è una consociata della FCA Srbija (ex Zastava).
La causa principale della lotta, che è promossa da un Comitato di sciopero composto da giovani operai, sono le riduzioni di salario, avvenute con un atto di prepotenza della direzione dello stabilimento, e le riduzioni dell’indennizzo per i giorni di ferie, inferiori a quelle di altre aziende.
In totale, sono circa 15.000 dinari (128 euro) al mese rubati agli operai della Fiat Plastik, per incrementare i profitti dell’azienda, che beneficia anche di sussidi statali.
I rappresentanti del Comitato di sciopero hanno dichiarato che lo sciopero andrà avanti bloccando l’intera produzione finché le rivendicazioni degli operai, che consistono anzitutto nel riportare il salario al livello precedente, non saranno soddisfatte.
Un primo sciopero di avvertimento era stato effettuato il 12 gennaio, senza però raggiungere nessun accordo nelle trattative con l’azienda che sono andate avanti sino ai primi di febbraio.
La direzione aziendale aveva messo in libertà gli operai martedì scorso per cercare di evitare lo sciopero, i cui effetti si faranno sentire nei prossimi giorni in altre fabbriche FCA del distretto.
Il proletariato di Kragujevac è all’avanguardia della classe operaia serba.
La lotta che avviene oggi è la prosecuzione del grande sciopero avvenuto in Fiat nel 2017, che ha dimostrato la forza dei giovani operai e ha dato impulso alla formazione di un’avanguardia rivoluzionaria di classe in Serbia.
Lo sciopero odierno degli operai della Fiat Plastik svela il vero volto del capitalismo e dell’imperialismo che per sopravvivere aumenta lo sfruttamento del proletari, gettandoli nella miseria e peggiorando le sue condizioni di lavoro e di vita.
Condizioni non certo dissimili da quelle che vivono gli operai FCA nel nostro paese, sottoposti a sfruttamento bestiale, turni massacranti, mancanza di misure di salute e sicurezza, salari da fame.
Dimostra che nonostante le difficili condizioni della pandemia l’azione indipendente di classe mette in seria difficoltà i padroni e incoraggia migliaia di altri operai a riprendere la via della lotta per imporre le proprie necessità e farla finita con lo sfruttamento capitalistico.
Esprimiamo piena solidarietà alla lotta degli operai della Fiat Plastik e denunciamo i piani antioperai della FCA e del governo serbo, così come quelli del governo Draghi che sostiene il monopolio automobilistico.
Invitiamo gli operai Fiat e il sindacalismo di lotta del nostro paese ad esprimere azioni di solidarietà con gli operai di Serbia.
Viva la lotta e la solidarietà internazionale della classe operaia!
21.2.2021
Unione di lotta per il Partito comunista