Ecco cosa scrive sui social Emanuele Mazzoni, capo alla Nippon Express e delegato sindacale della CISL.
A commentare è invece un dipendente di Burberry, cioè il cliente che fa lavorare la sua merce da Nippon.
Evidentemente, monitorando le pagine social del S. I. Cobas, costoro ritengono che i lavoratori dello spettacolo siano persone di serie B, e credono che dietro “i pagliacci” (a cui diamo la nostra solidarietà) non ci siano decine di tecnici, montatori, sarte… la realtà è che il padronato piacentino è parecchio spaventato dall’unione fra diversi settori di lavoratori, come si è evidenziato alla manifestazione di ieri, e dalla resistenza delle ragazze operaie.
Quello che colpisce è comunque come i rappresentanti di CGIL e CISL non passa giorno senza che debbano distinguersi per attacchi agli scioperi altrui e cattiverie gratuite, quasi che la dignità di alcuni urti le loro coscienze e crei imbarazzo per il loro ruolo di “sindacati”.
Un motivo di più per convincerci a non fermarci!
S.I. Cobas Piacenza
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