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[PRATO] Aperto lo stato di agitazione in tutto il distretto, solidarietà alla lotta Texprint: il 6/3 mobilitazione cittadina

APERTO LO STATO DI AGITAZIONE IN TUTTO IL DISTRETTO

6 MARZO MOBILITAZIONE CITTADINA

La decisione è stata presa ieri dall’assemblea del Coordinamento Provinciale dei Delegati, riunita davanti ai cancelli della #Texprint.

È questa la prima risposta alla decisione dell’azienda di non sedersi al tavolo con i lavoratori che da 36 giorni scioperano contro lo sfruttamento.

I lavoratori Texprint non sono soli.

Da tutte le fabbriche tutti pronti a scioperare per i nostri compagni.

E portare qui i diritti e i contratti che abbiamo conquistato già in molte aziende.

La nostra storia degli ultimi due anni ci insegna che UNITI SIAMO PIÙ FORTI DEI PADRONI.

Per questo motivo andiamo avanti ad oltranza SENZA PAURA.

In due anni con gli scioperi e le vittorie abbiamo iniziato ad eliminare la schiavitù nel distretto e non possono fermarci.

8 X 5 in tutto il distretto!

TOCCA UNO, TOCCA TUTTI

26 febbraio

S.I. Cobas Prato e Firenze

https://www.facebook.com/SiCobasFirenze/videos/440231270540746


COMUNICATO STAMPA

Prosegue dal 18 Gennaio lo sciopero dei lavoratori della #Texprint Srl, stamperia a conduzione cinese collocata nel Macrolotto di Prato.

Da 14 giorni i lavoratori sono in presidio permanente, notte e giorno, davanti ai cancelli della fabbrica.

L’azienda nella giornata di ieri ha dichiarato unilateralmente la chiusura di tutte le trattative.

L’assemblea dei lavoratori ha deciso di continuare lo sciopero e il presidio ad oltranza.

I lavoratori scioperano contro condizioni inaccettabili di sfruttamento: turni di 12 ore al giorno per 7 giorni la settimana, negazione dei più elementari diritti (ferie, malattie, riposi ecc), utilizzo mendace di contratti di “apprendistato” e l’assenza di condizioni di sicurezza (molti gli infortuni gravi già avvenuti, ultimo dei quali quello che ha visto la perdita della falange di un dito di un operaio).

Quella che sta accadendo alla Texprint va ben oltre una “dura” vertenza sindacale.

Come sindacato facciamo appello a tutte le forze politiche e alle istituzioni a non rimanere indifferenti e venire ad ascoltare le storie e le ragioni dei lavoratori che da più di un mese sono in sciopero.

La piaga dello sfruttamento nel distretto tessile (in particolare in quello a conduzione cinese) è cosa nota.

Le indagini e gli arresti per sfruttamento sono sempre più frequenti, ma insufficienti a scalfire un vero e proprio “sistema” di imprenditoria illegale che accumula profitto calpestando i diritti e la dignità del lavoro.

Ascoltare e sostenere i lavoratori che hanno trovato il coraggio di denunciare e rivendicare il rispetto dei contratti è il minimo che ci si possa aspettare dalla politica.

25 febbraio

Sindacato Intercategoriale COBAS

Coordinamento Provinciale Prato