Uno squallido teatrino oggi in scena davanti ai cancelli della Texprint.
Uno dei soci dell’azienda si è “buttato” con tutto il corpo contro i lavoratori in presidio, senza che questi reagissero alla provocazione.
A questo punto ha deciso di buttarsi a terra all’indietro e dare vita ad una breve sceneggiata di una decina di secondi.
Dopodiché il socio è rientrato in azienda, dove ha ripreso il lavoro.
Dopo venti minuti…
AMBULANZA (!) e viaggio al pronto soccorso.
Non è la prima provocazione che i lavoratori in sciopero subiscono.
Ed è la terza volta che le ambulanze intervengono nella fabbrica di via Sabadell a solo uso e consumo di chi vuole dipingere gli scioperanti come violenti, inventando feriti, tafferugli e scontri mai accadutivi davanti a questi cancelli.
In un periodo di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo il fatto che uomini e donne del pronto soccorso debbano essere impegnati in questo modo lascia senza parole.
E pensare che “normalmente” le ambulanze alla Texprint non sono ben viste.
Nei molto casi infortuni, anche gravi, accaduti in fabbrica (mani schiacciate dai rulli oppure trafitte dalle macchine ecc) l’azienda ha sempre preferito accompagnare al Pronto Soccorso l’operaio infortunato e “invitarlo” a dichiarare circostanze diverse dell’incidente…
Il presidio dei lavoratori prosegue con determinazione, calma e serenità, senza concedere nulla alle provocazioni che arrivano quotidianamente dall’azienda.
Chi sciopera vuole il rispetto dei diritti minimi, e su questi non si farà mai un passo indietro.
26 febbraio
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S.I. Cobas Prato e Firenze