LA FIOM È… QUAQUARAQUA
‘”ASSEMBLEA TEATRALE”
Organizzano finti scioperi per finire di demolire psicologicamente gli operai questo è quanto successo ieri.
In questa trappola gli operai non devono finire.
La Fiom ha tenuto assemblee in fabbrica, hanno partecipato circa 200 operai al primo turno.
Al secondo turno praticamente fallita.
Ci hanno raccontato alcuni operai di come sia stata organizzata in mattinata e i vari interventi che si sono succeduti.
Il film era aberrante, una replica vista e rivista decine e decine di volte, la sceneggiatura è sempre la stessa, la loro perfezione è fenomenale, nemmeno Mario Merola sarebbe arrivato a quei livelli.
In questi anni hanno fatto passare di tutto, hanno firmato insieme agli altri (“tra l’altro sempre con la faccia tosta che loro sono un’altra cosa” ) sindacati tutte le schifezze delle illecite cassaintegrazione, basti prendere l’ultimo accordo in regione Campania per trovare tra le prime righe la firma della Fiom, non hanno mosso un dito sugli attuali e insostenibili ritmi di lavoro, hanno contribuito allo smantellamento del reparto affidabilità, hanno fatto passare in sordina il trasferimento di decine di rcl sulle catene di montaggio… senza mai muovere un dito, hanno addirittura coperto la Fiat sull’ultimo infortunio grave nello stampaggio, senza mai organizzare, promuovere un minuto di sciopero.
Sono solo bravi a fare i galli sulla munnezza.
Ieri hanno inscenato l’ennesima farsa dichiarando uno sciopero “a freddo” spazzando pure gli operai stessi sapendo già dall’inizio che nessuno avrebbe aderito, la richiesta dello sciopero era sull’ulteriore attacco al salario per la mancanza di maturazione del rateo,.. ed ecco i Ponzio Pilato, subito hanno scaricato le loro scellerate colpe sui poveri operai .
“Abbiamo dichiarato sciopero e gli operai non hanno aderito”.
Noi del SI COBAS certamente non ci faremo fregare dalle vostre sceneggiate, siete una valvola di sfogo in mano al padrone e per tale sarete definiti, non abboccheremo alle false provocazioni resteremo vigili e fino in fondo al fianco degli operai che vogliono alzare la testa, ma bisogna farlo organizzati, chi vuole accettare di salire sul ponte più alto della nave sappia che non si salverà .
La vicenda whirlpool sia di esempio per tutti, una vertenza finita interamente nelle mani della burocrazia Fiom, se la Fiom, Fim, Uilm, Cisl, Fismic, Ugl pensano di arrivare alla chiusura della fabbrica facendoci fare la solita trafila come gli operai della Whirlpool, noi faremo una forte opposizione, se i sindacalisti di Pomigliano pensano di salvarsi, come già hanno fatto in tanti, compreso quelli della Fiom, hanno sbagliato i loro conti.
Saremo vicino alla base Fiom, ai tanti scritti che ormai hanno capito il gioco sporco della dirigenza Fiom e su queste basi che costruiremo una forte opposizione in fabbrica.
L’8 marzo è sciopero.
SI COBAS FCA POMIGLIANO