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[PRATO] Un altro schiaffo alla Texprint: confermata l’interdittiva antimafia. Un altro risultato della lotta dei lavoratori

UN ALTRO SCHIAFFO ALLA #TEXPRINT.

UN ALTRO RISULTATO DELLA LOTTA DEI LAVORATORI.

Il Consiglio di Stato, dopo il Decreto del Presidente Franco Frattini che respingeva l’istanza cautelare dell’azienda, ha definitivamente confermato l’Interdittiva Antimafia alla Texprint, respingendo il ricorso dell’azienda.

La decisione, si legge, è stata presa “alla luce dellapresenza di soggetti pubblicamente considerati ai vertici dell’impresa edaventi, secondo la ricostruzione operata, legami con elementi di spicco dellacriminalità organizzata”:

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Esauriti quindi tutti i gradi di giudizio.

L’interdittiva antimafia non potrà più essere sospesa.

Una decisione quella del Consiglio di Stato che probabilmente orienterà anche il TAR del Lazio che il 13 luglio, nel frattempo, dovrà decidere sul ricorso presentato da Texprint contro INVITALIA,

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Economia e delle Finanze e MISE per scongiurare gli effetti dei provvedimenti del 30 marzo e 7 maggio con cui sono state revocate le agevolazioni ricevute dall’azienda nell’ambito delle misure straordinarie COVID19.

Ricordiamo che la Texprint aveva ricevuto 350mila euro a fondo perduto per l’allestimento degli impianti di produzione di mascherine.

È un atto minimo di giustizia. Dal primo giorno abbiamo denunciato come denari pubblici fossero finiti nelle tasche di un azienda sfruttatrice e legata a doppio filo alla criminalità organizzata.

Un evidente ed importante risultato della lotta che da cinque mesi portano avanti i lavoratori davanti ai cancelli dell’azienda.

Per loro non c’è ancora giustizia ma, perlomeno, iniziano ad essere riconosciute le verità denunciate fin dal primo giorno.

Chi, come il sindaco Biffoni, ha giustificato il silenzio e l’immobilismo su questa vicenda definendola “non chiara” dovrebbe delle scuse ai lavoratori.

S.I. Cobas Prato e Firenze