Riceviamo e pubblichiamo dalle compagne del Comitato 23 settembre questo contributo, già disponibile sulla loro pagina (vedi qui):
Mobbing, discriminazioni, demansionamenti, licenziamenti
Continuano i casi di lavoratrici attaccate nel loro diritto alla maternità, da Cosenza, dove Sara ha avuto la meglio sull’azienda farmaceutica che l’aveva licenziata, a Trento, dove qualche mese fa lo stesso trattamento è toccato a una giovane lavoratrice di McDonald’s.
Una violenza che precede anche il momento della maternità, che è insita nella sua stessa possibilità.
Quante volte ci è capitato in un colloquio di lavoro di essere sottoposte a domande sulle nostre scelte di vita, di sentirci chiedere se abbiamo “progettato” una gravidanza?
La risposta urgente, radicale e unitaria a questi abusi e la lotta quotidiana delle donne contro violenze ed oppressioni deve essere assunta come prioritaria dal movimento operaio a livello internazionale, e non rimanere confinata come questione accessoria, perché non è accessorio, ma strutturale e centrale lo sfruttamento delle donne nel sistema sociale marcio in cui viviamo.
La lotta di classe è femminista!