CobasEmilia RomagnaLogistica

[ITALIA] Fedex Piacenza: una prima breccia nel muro dei licenziamenti… Ma non basta. La mobilitazione dei lavoratori continua

FedEx Piacenza: una prima breccia nel muro dei licenziamenti…

Ma non basta.

La mobilitazione continua!

Venerdì pomeriggio, in occasione dell’incontro tra il SI Cobas e Alba Srl (azienda fornitrice del magazzino FedEx di Piacenza), per la prima volta dalla chiusura del sito a inizio marzo, la parte datoriale ha messo sul piatto l’ipotesi della ricollocazione di alcune unità su altri magazzini della multinazionale statunitense.

Sebbene i numeri proposti siano nettamente distanti da quella che consideriamo la soglia minima per noi accettabile (almeno il 50% dell’organico e con la garanzia di un esodo volontario e degnamente incentivato per la platea restante) e sebbene FedEx continui a rifiutarsi di prendere parte direttamente alle trattative col SI Cobas, la proposta messa in campo da Alba rappresenta un chiaro segnale di superamento di una situazione di stallo durata oltre 6 mesi.

Come abbiamo chiarito durante l’incontro con Alba, non accetteremo nessuna soluzione che comporti il la perdita involontaria anche di un solo posto di lavoro.

Tutti coloro che in questi mesi hanno lottato senza tregua fuori ai cancelli, resistendo alla repressione e mettendo a rischio la loro stessa vita a fronte degli attacchi squadristi fuori ai magazzini Zampieri, deve essere reintegrato in FedEx, senza se e senza ma.

Per questo il SI Cobas, pur considerando un significativo passo avanti l’ipotesi messa in campo da FedEx per il tramite di Alba, mantiene aperto lo stato di agitazione nazionale su tutta la filiera e, in assenza di risposte immediate, attuerà nuove iniziative di sciopero.

19 settembre

SI Cobas nazionale