ANCORA VIETATO MANIFESTARE.
VERGOGNA INFINITA PER QUESTURA E COMUNE.
Ma la manifestazione si farà
In molti in questi giorni si sono chiesti: cosa faranno ora le istituzioni cittadine pratesi che hanno fatto la guerra ai lavoratori Texprint dopo la conclusione degli accertamenti dell’Ispettorato del Lavoro che ha riconosciuto tutte le loro ragioni?
Bhe, ecco qua la risposta.
Che è sempre la stessa.
La manifestazione di sabato in piazza Comune con l’obiettivo di “chiedere conto” al Sindaco di 11 mesi passati a difesa dell’azienda è stata vietata dalla Questura.
Questa volta il motivo è salvaguardare lo shopping.
La volta prima era per proteggere i bambini in piazza (!).
Quella prima ancora era per non disturbare un concerto che si sarebbe tenuto ore dopo a 500 metri di distanza.Vergogna senza fine.
E noi? E noi faremo come sempre.
In piazza con scenderemo lo stesso, pacifici e determinati come sempre a non farci tappare la bocca da un potere cittadino sempre più solo e “nudo” nella sua prepotenza e distanza dai bisogni di chi lavora nelle fabbriche di questa città.Il potere difende se stesso dalla verità.
Perché la verità anche questa volta sbugiarda una politica che si ha fatto quadrato intorno a sfruttatori e mafiosi, criminalozzando operai sfruttati che richiedono diritti. Lo abbiamo già detto.
Non abbiamo tempo da perdere.
E sabato saremo lo stesso in piazza.
Subito permessi di soggiorno, diritti e dignità per i lavoratori del distretto.Le scuse, evidentemente, non arriveranno mai.
Invitiamo tutti e tutte a partecipare alla manifestazione.
L’appuntamento è alle 15:30 in piazza del Comune.
Potranno blindare una piazza ma non tapparci la bocca!
S.I. Cobas Prato e Firenze
Dopo l’uscita degli accertamenti dell’Ispettorato, dalle parti di piazza del Comune hanno pochi argomenti per “scappare”.
Sarà difficile, come fatto negli scorsi mesi, mettere in dubbio la genuinità di quello che hanno denunciato i lavoratori.
Sarà difficile, come fatto a settembre, mettere addirittura in dubbio in comunicati ufficiali il fatto che chi lotta avesse veramente lavorato alla Texprint (si, se non lo ricordate è stato anche questo il trattamento ricevuto da chi ha denunciato il lavoro nero allo “sportello antisfruttamento”).
Ma se abbiamo imparato qualcosa è che si può avere fiducia solo nella nostra lotta.
Se vivessimo in una città normale, dopo il verbale dell’Ispettorato, ai lavoratori Texprint arriverebbero prima le scuse del Sindaco per le vergognose posizioni avute in questi 11 mesi e poi, senza perdere troppo tempo, i permessi di soggiorno che sono loro diritto avere.
Non abbiamo sentito scuse.
E non abbiamo visto uno straccio di permesso di soggiorno.
E allora torniamo in piazza del Comune già questo Sabato.
Appuntamento alle 15:00.
Non abbiamo nulla da aspettare.
La lotta continua!
S.I. Cobas Prato e Firenze