Comunicato stampa lavoratori Zara in lotta
Il S.I. Cobas Piacenza esprime forte preoccupazione per quanto sta avvenendo presso il magazzino “Zara” di Castel San Giovanni, dove la committenza sta imponendo l’internalizzazione del personale, precedentemente impiegato da cooperativa, all’operatore logistico Fiege.
Il S.I. Cobas si è sempre adoperato per il superamento del sistema delle cooperative, riuscendo ad eliminarle in numerosi impianti in provincia.
Tuttavia, questo superamento deve partire dal presupposto di non peggiorare le condizioni di inquadramento e di salario dei lavoratori, per non perdere completamente di senso.
A Zara, purtroppo, pare che questo non stia avvenendo.
L’internalizzazione è stata infatti gestita da Fiege interfacciandosi esclusivamente con i sindacati confederali, escludendo l’ampia rappresentanza di base, portando ad un accordo che peggiora notevolmente la condizione dei lavoratori.
Viene infatti introdotta la “banca ore”, escamotage che favorisce la perdita delle maggiorazioni derivanti da straordinari.
Azienda e sindacati confederali stanno inoltre spingendo i lavoratori a firmare la lettera di assunzione entro il 26 gennaio, lettera nella quale non viene citata alcuna garanzia circa l’impiego sul sito di Castel San Giovanni, aprendo le porte a possibili spostamenti in altri magazzini fuori provincia.
Si parla di 39 ore settimanali “compresi i festivi”, altro fattore che potrebbe portare alla distruzione della vita sociale dei lavoratori e delle loro famiglie.
A Zara il ricorso a contratti a tempo determinato è attualmente fuori dai limiti di legge: per tutti costoro il S.I. Cobas chiede la trasformazione a tempo indeterminato, aspetto di cui non si fa parola negli accordi di passaggio.
A fronte di tutte queste condizioni peggiorative e di altri problemi evidenziatisi, non è stata fornita ad oggi alcuna copia ai lavoratori degli accordi sindacali intercorsi con l’azienda, spingendoli nella condizione di dover accettare “alla cieca” il passaggio.
Esistono infine numerose situazioni di contenzioso rispetto a mancanze pregresse, del valore sino a 25.000 euro, che ora Zara, Fiege e sindacati confederali spingono per seppellire tramite accordo “tombale” del valore di 2.000 euro.
La fregatura sarebbe enorme per i lavoratori ma anche per lo Stato, che perderebbe migliaia di euro di contribuzione grazie a una scappatoia tutta a favore delle parti datoriali.
Invitiamo l’ispettorato del lavoro e la Prefettura a interessarsi alla vicenda e dichiariamo che la nostra sigla non accetterà queste condizioni capestro e si impegnerà nella difesa dei diritti dei lavoratori.
Il sistema delle cooperative va superato, ma in senso estensivo delle garanzie per chi lavora, non tornando indietro e facendo regali alle aziende.
In assenza di un reale intervento a loro difesa da parte delle istituzioni, i lavoratori non potranno che ricorrere alla lotta per difendere il loro futuro.
Coordinamento provinciale S.I.Cobas Piacenza