LIDL SCIOPERO LAVORATORI
A BIANDRATE (NO) E SOMAGLIA (LO)
Ancora, un camion ha tentato di sfondare il pichetto sia a Lodi che a Novara (dove un bilico, venendo contro mano, ha ripetuto la manovra con cui a giugno scorso era stato ucciso Adil): entrambi gli attacchi sono stati respinti con forza dai lavoratori in sciopero.
https://www.facebook.com/sicobasmilano/videos/1088684751715248
La lotta continua, con queste rivendicazioni:
– applicazione del contratto nazionale (Ccnl trasporti e logistica) e non quello del commercio-
ticket mensa absato sulla presenza
– malattia pagata al 100%,
– diritto alle ferie- fine di ogni discriminazione
https://www.facebook.com/sicobasprovincialepavia/videos/667994830974154
Da quando il sindacato è entrato nei magazzini Lidl, alcuni lavoratori iscritti al S.I. Cobas hanno dovuto abbandonare la tessera sotto minaccia di venire trasferiti: «Vengono riconosciuti soltanto i sindacati confederali – raccontano gli operai – perché sono firmatari del contratto nazionale, ma questa è discriminazione”.
Tra le rivendicazioni anche l’orario di lavoro, i lavoratori chiedono sia stabilito a otto ore per cinque giorni settimanali: “Tutti i lavoratori assunti dalla Lidl hanno un contratto part-time però effettuano sempre più di otto ore e sono obbligati a fare straordinari. Se si rifiutano di farli, vengono sanzionati.
Chiediamo che abbiano tutti un contratto da 8 ore anche perché sono impegnate pure un’agenzia interinale e una cooperativa, non capiamo per quale ragione chi è assunto direttamente dalla Lidl debba avere un contratto part-time”. “Il modo in cui veniamo trattati all’interno del magazzino è terribile – spiega un delegato – siamo costretti a fare nove o dieci ore di straordinario e, se ci rifIutiamo ci spostano, ci trattano male o ci mettono in ferie forzate. Inoltre vige il caporalato. Non siamo animali”.
CHI TOCCA UNO TOCCA TUTTI
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