NUOVO SCIOPERO ALLA ILIP
Ecco la svolta green dei padroni: plastica, cemento e salari da fame
Oltre cinquanta lavoratori della società C.F.P., in appalto presso l’industria di materie plastiche ILIP di Bazzano, sono nuovamente in sciopero con il S.I. Cobas per esigere il rispetto del CCNL e dei diritti basilari.
Già il 20 maggio si era svolto uno sciopero durato tre giorni e tre notti per picchettare i cancelli ed impedire l’accesso ai camion, e da ieri la situazione si ripete.
C.F.P. infatti, storica cooperativa di logistica emiliana, rifiuta di riconoscere i livelli contrattuali, usa metà delle ferie spettanti per coprire buchi organizzativi, non paga le ore di straordinario, né la malattia, né alcune festività.
La maggior parte dei lavoratori, pur lavorando ad ILIP da oltre dieci anni, risultano appena assunti, perdendo dunque anche gli scatti di anzianità.
Davanti a tutto ciò le aziende affermano di essere state autorizzate a queste deroghe da uno specifico accordo con CGIL-CISL-UIL, sottoscritto alla presenza del sindaco del comune di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, e da una dirigente della Città Metropolitana di Bologna, Giovanna Trombetti.
L’accordo si basa sull’urgenza di “salvaguardare posti di lavoro” a rischio alla ILIP e, grazie alla ormai nota logica dell’emergenza, in questo modo taglia i salari dei lavoratori di circa 4.000 euro all’anno.
Eppure ILIP – che produce piatti, bicchieri e vaschette in plastica monouso – non era di certo in crisi: stava invece ultimando il raddoppio dello stabilimento, con un’immensa colata di cemento sui campi, osteggiata dai comitati locali di residenti.
E indovinate chi era in prima fila a sollecitare lo sblocco dei lavori di raddoppio nel 2016? Proprio uno dei firmatari dell’accordo, Roberto Guarinoni, segretario della Filctmes CGIL, organizzatore di un maxi-happening tra industriali e sindacati (l’articolo qui), naturalmente “per salvaguardare i posti di lavoro”.
Per sbloccare la situazione il Prefetto di Bologna, Attilio Visconti, ha convocato ieri pomeriggio una seconda riunione con le aziende e il sindacato S.I. Cobas, senza che si giungesse alla benché minima apertura da parte delle aziende sulle numerose irregolarità nell’appalto ILIP.
Il picchetto ai cancelli è quindi ripreso a oltranza.
Per queste ragioni, oltre allo sciopero già in corso, venerdì 1° luglio, alle ore 10:00, convochiamo una conferenza stampa davanti al Comune di Valsamoggia (Piazza Garibaldi, 1 – loc. Bazzano) per chiedere chiarimenti al sindaco e per stimolare le aziende a regolarizzare la situazione dei lavoratori in appalto.
Modena/Bologna, 30 giugno 2022
S.I. Cobas Modena