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[PIACENZA] L’indagine della procura contro i sindacalisti “a caccia” di precedenti giurisprudenziali per giustificare l’impianto accusatorio

L’indagine della Procura contro il S.I Cobas

fa caccia di precedenti giurisprudenziali

per giustificare l’impianto accusatorio.

di Francesco Floris (vedi qui)

Ovviamente la Procura di Piacenza che indaga sui sindacati di base è andata a caccia di precedenti giurisprudenziali che la legittimino in particolare quando mette nel mirino scioperi, picchetti, blocchi delle merci etc.

E ne ha trovati alcuni.

Citiamoli a caso: Cassazione, 27 settembre 1974, “L’azione di massa consiste nel comportamento di operai vocianti radunati tenutisi uniti per le mani fuori dallo stabilimento, avrebbe dovuto classificarsi tra i comportamenti riconducibili alla minaccia”.

Gli ‘operai vocianti’.

Poesia.

C’è il Tribunale di Latina l’anno prima, nel 1973, che ravvisa la “ricorrenza della minaccia nella prospettazione delle conseguenze morali e giuridiche della condotta di chi vuole uscire dalla fabbrica e non può farlo senza investire le persone sedute o distese davanti”.

Latina nel 1973 deve essere stato un posto interessante, siamo praticamente a ‘Mio fratello è figlio unico’.

La Procura continua andando a caccia della “illeicità della muraglia umana”, scrive e cerca precedenti sui “comportamenti ostruttivi” che vanno intesi come violenza, arriva addirittura a sognare di accusare di SEQUESTRO DI PERSONA per i picchetti ai cancelli, trova sentenze di Cassazione di 60 anni fa e poco ci manca che rispolveri Hammurabi.

Ma ovviamente sanno bene che il diritto non è una cosa granitica.

E quindi la procuratrice Pradella scrive, o fa scrivere, che “parte della giurisprudenza di merito ha imboccato orientamenti di segno contrario”.

Cioè parte della giurisprudenza non considera i picchetti come violenza.

E aggiunge: “Tali tesi (quelle che farebbero assolvere i suoi indagati) appaiono a chi scrive ovviamente ‘lunari'”.

Un modo carino per dare degli ignoranti a tutti gli altri, inclusi molti suoi colleghi.

Vedremo come finisce.

28 luglio