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[PIACENZA] Geodis: per i lavoratori aumento di salario e migliori diritti. Un’altra vittoria storica del sindacato di lotta

Un’altra vittoria importantissima

alla Geodis di Castel San Giovanni (PC)

Grazie all’accordo firmato il 25 agosto 2022, i lavoratori che operano nello stabilimento sopracitato dal 01 gennaio 2023 avranno il riconoscimento del ticket mensa giornaliero di 7 euro, inoltre tutte le persone che hanno almeno 7 anni di anzianità verranno trasformati dal livello 5 al livello 4, a prescindere dalla mansione svolta, tutte le persone che hanno almeno 3 anni di anzianità verranno trasformati dal livello 6 al livello 5 a prescindere dalla mansione svolta.

Infine, decine di lavoratori grazie a questo accordo, sono stati trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato!

Una vittoria storica, avvenuta immediatamente alla liberazione dei sindacalisti arrestati, una dimostrazione palese che nonostante la repressione, la lotta di classe prosegue senza sosta, proprio perché i lavoratori appartenenti al S.I. Cobas sanno bene che è l’unica arma che può elevare e migliorare il livello di vita dell’intera classe operaia.

Viva la classe operaia e viva la lotta!

31 agosto

S.I. Cobas Piacenza

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Ecco un classico esempio di quello che secondo la Procura e la Questura di Piacenza, nel luglio scorso, era “estorsione” alle aziende.

Un accordo di secondo livello che stravolge (lo diciamo con orgoglio!) il pessimo contratto nazionale firmato da CGIL, CISL e UIL.

COME?

1) Stabilizzazioni da tempo determinato a indeterminato secondo principio temporale,

2) livelli riconosciuti sulla base delle anzianità e non solo delle mansioni (ovviamente trattamenti migliorativi per tutti). Parliamo di aumenti fra i 300 e i 500 euro al mese, da moltiplicare per 14 mensilità (più il TFR). Ciò a beneficio di oltre 1.000 lavoratori e delle relative famiglie, un grosso pezzo di mondo del lavoro piacentino!

3) ticket mensa da 5,67 euro a 7,00 euro.

Più vari altri aspetti migliorativi.

Tutto questo ottenuto come?

Scioperando contro l’azienda.

Proprio quello che ci contestano i repressori. Una lotta costata 15 denunce a lavoratori e sindacalisti, arrivate in modo provocatorio come “vendetta” proprio all’indomani della liberazione degli arrestati il 5 agosto.

Un ennesimo spreco di carta e di soldi pubblici quindi: gli scioperi non si sono fermati ed hanno prodotto l’ennesimo, enorme, risultato, di cui beneficeranno oltre mille lavoratori piacentini (a differenza di quanto sosteneva il PM nella sua requisitoria sgangherata, i risultati raggiunti dal S.I. Cobas vanno a beneficio non dei soli iscritti, ma di TUTTI I LAVORATORI di un sito, in questo caso un ottavo della complessiva forza lavoro nel settore in provincia!).

Che dire?

Sempre più scioperi dunque, e sempre più vittorie e avanzamenti per i lavoratori piacentini, alla faccia di Questura e Procura che li vorrebbero zitti e poveri!

Lunga vita al S.I.Cobas!

30 agosto

S.I. Cobas Piacenza