PER UNA RISPOSTA
GENERALE E DI CLASSE!
Mentre le istituzioni perdono tempo rispetto gli impegni assunti, continua a seguire la puntuale repressione di chi lotta per un lavoro dignitoso a Napoli.
Nuove indagini colpiscono esponenti del movimento dei disoccupati e compagni/e compagne per la giornata di lotta che ha attraversato la città lo scorso 19 novembre.
Se con questo ennesimo atto repressivo pensano di poter fermare il nostro movimento che dalla richiesta di lavoro è riuscito a saldarsi alle altre lotte che agitano il territorio e le vertenze nazionali si sbagliano.
Quanto sta accadendo a noi lo abbiamo visto contro gli studenti, lavoratori, attivisti ambientali e non è altro che un tassello di quel profondo attacco alla classe proletaria (esemplare l’abrogazione di fatto del reddito di cittadinanza, pallido e insufficiente ammortizzatore sociale che è riuscito però a mitigare la situazione endemica di assenza di salario e reddito per ampi strati di proletari/e).
Noi continuiamo senza sosta a lottare per un salario ed un lavoro socialmente necessario per risposte concrete sulla vertenza ma rilanciamo la proposta politica e la prospettiva unitaria di lotta e di classe capace di opporsi alla guerra, all’economia di guerra, ai governi dei padroni, alle misure che garantiscono i profitti di pochi.
Toccano uno, toccano tutti!
Fino alla vittoria!
7 gennaio
Movimento di lotta – Disoccupati “7 Novembre”
URGENTE.
FACCIAMO GIRAREPOLIZIA DAI DISOCCUPATI.
LA REPRESSIONE NON CI FERMERÀ!
Sono in corso operazioni di notifiche da parte della polizia a casa e nelle nostre sedi rivolte a tantissimi disoccupati/e e compagni/e per la giornata di lotta del 19 Dicembre a Napoli.
Che velocità!
Poco più di due settimane per mandare carte e sfogliatelle.
Se le istituzioni avessero la stessa velocità per produrre la documentazione per avviare formazione e lavoro sarebbe fantastico!
Diversi capi d’imputazione da resistenza, oltraggio, getto pericoloso di cose, manifestazione non autorizzata fino ad organizzatori e concorso tra persone.
Un altro comunicato specifico e congiunto articolerà meglio la questione.
Chiediamo la massima solidarietà!
6 gennaio
Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”
APRIAMO GLI SPAZI DEI DISOCCUPATI!
ALTRO CHE SOPRALLUOGHI ISTITUZIONALI!
Nel 2019 come movimento dei disoccupati organizzati “7 Novembre” occupammo un nuovo sportello/spazio nel Rione Sanità, specificamente al Vico Arena Sanità con l’obiettivo di allargare la partecipazione al movimento dei disoccupati coinvolgendo ulteriori proletari nel percorso di lotta e nella vertenza in questione che ancora è all’ordine del giorno in città.
Un parte dell’ex sede Asia, completamente abbandonata al degrado, che abbiamo riqualificato e ristrutturato anche grazie al sostegno ed autofinanziamento di vari solidali.
Un obiettivo ampiamente raggiunto essendosi aggregati centinaia di proletari del quartiere e delle zone limitrofe del centro città.
In questi anni abbiamo tentato di coniugare l’esigenza della vertenza e quindi dello spazio come sportello dei disoccupati, insieme a quella dello spazio come luogo dove poter sviluppare anche iniziative sociali per il quartiere e di dibattito generale (dai dopo scuola con associazioni dedicati a bambini italiani e stranieri, passando al sostegno dei comitati in difesa della sanità pubblica ed accessibile, fino allo sportello per i familiari dei detenuti).
Non senza problemi nel coniugare la composizione sociale nostra con quella di alcune realtà con le quali auspichiamo di recuperare sinergia e collaborazione.
Le dinamiche della lotta quotidiana e della vertenza non sempre ci hanno permesso di dare il peso e l’impegno che avremmo voluto per sviluppare una più ampia partecipazione capace di fare vivere lo spazio non solo come sportello organizzativo per il movimento dei disoccupati.
Nel frattempo, la necessità di coordinare tutti gli iscritti al movimento dei vari quartieri (Rione Sanità e centro Storico, Soccavo e Rione Traiano, Scampia e altri quartieri, Bagnoli e zona flegrea, diversi residenti in provincia) ci ha obbligato a concentrare spesso iniziative e riunioni nella sede centrale di Piazza Garibaldi utilizzata dai lavoratori e lavoratrici del S.I Cobas.
Proprio per questo motivo, come per altri spazi che abbiamo iniziato come sportelli di disoccupati/e per poi farlo diventare luoghi di sana aggregazione ed utili ai territori, ci vogliamo impegnare affinché anche l’Arena Sanità possa essere a tutti gli effetti non lo spazio dei disoccupati ma un luogo dove si possano sviluppare iniziative di carattere sociale per il quartiere, innanzitutto per la classe lavoratrice e per gli strati popolari.
Noi abbiamo l’urgenza di proseguire con la nostra lotta fino alla vittoria, abbiamo necessità di concentrare le nostre forze in questo ma vogliamo mettere a disposizione le forze accumulate per andare oltre la vertenza.
In queste ore i Dirigenti di Asia hanno interpellato la III Municipalità oltre a presentarsi anonimamente nei pressi della struttura con un sopralluogo che abbiamo saputo essere finalizzato al tentativo di riappropriarsene facendo finta di non conoscere nulla del processo di riqualificazione dal basso dei disoccupati del quartiere.
Un grande errore non interpellarci e metterci a conoscenza subito di quanto sta accadendo.
Rinnoviamo appello a tutte le forze (associazioni e comitati) che sul territorio agiscono ed hanno bisogno di spazi fisici per le loro attività, coordinarsi con noi per assumersi la responsabilità di portare avanti questo obiettivo insieme garantendo uno spazio che possa essere attraversato dai bisogni e dalle esigenze sociali territoriali.
Chiediamo a chi interessato a scriverci, contattarci e passare alle prossime mobilitazioni ed assemblea.
Chiediamo con urgenza un incontro con Asia, Comune e Municipalità per conoscere davvero le intenzioni delle Istituzioni.
Le nostre già le conosciamo.
3 gennaio
Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”