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[REGNOUNITO] Rompere la gabbia delle leggi anti-operaie. Unire le lotte per far cadere il governo Sunak (ita – eng)

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dai compagni della redazione Il Pungolo Rosso, già disponibile sul sito della loro redazione (vedi qui):

Alcune/i lettrici/lettori hanno trovato alquanto ingeneroso il nostro articolo sulle lotte nel Regno Unito, nel quale mettiamo in luce come, nonostante una diffusione notevole degli scioperi, soprattutto nel settore pubblico, e un’adesione massiccia agli stessi, il movimento degli scioperi resti tuttora frammentato e nel suo insieme si tenga purtroppo alla larga da obiettivi politici – anzitutto la lotta contro il governo Sunak che, da parte sua, sta invece preparando leggi draconiane contro gli scioperi e le manifestazioni.

Ebbene, abbiamo cercato materiali che ci smentissero (ci avrebbe fatto molto piacere essere smentiti), e riportiamo qui di seguito tutto ciò che di interessante abbiamo trovato: una presa di posizione di un gruppo di lavoratori della sanità e della scuola di Bristol aderenti al circuito di Angry Workers of the World (a sua volta collegato alla rivista statunitense “Insurgent Notes”), e un energico e articolato appello del Movement for Justice by Any Means Necessary – due testimonianze della fondamentale importanza, per le lotte sindacali, di una prospettiva politica capace di dare ad esse un indirizzo anti-capitalista e anti-governativo di ribellione al legalitarismo e di unità di classe, pena il loro soffocamento e la loro sconfitta – in entrambi i casi, infatti, le prese di posizione vengono non dall’interno delle Trade Unions o da altri organismi sindacali, ma da collettivi di lavoratori e di compagni di chiaro orientamento anti-capitalista. Si tratta, pur sempre, però, di due testimonianze di piccole minoranze. Un primo test di quanto simili posizioni pesino nel movimento complessivo delle lotte sarà la giornata del 1 febbraio. In ogni caso, ce n’è di cammino da fare nel Regno Unito per conquistare una vera autonomia di classe. Ce n’è ancora di più in Italia, dove languono perfino gli scioperi.

Redazione Il Pungolo Rosso

Dal Regno Unito:

rompere la gabbia delle leggi anti-operaie,

unire le lotte per far cadere il governo Sunak

– Angry Workers of the World e Movement for Justice by Any Means Necessary

(italiano – english)

In tempi come questi

  • in cui una crisi globale è ancora una volta seguita dalla minaccia di una guerra globale
  • in cui l’inflazione costituisce un attacco ai nostri salari a livello globale, mentre anche i cosiddetti governi “di sinistra”, dalla Germania alla Spagna agli Stati Uniti, accettano di spendere ancora più miliardi per il riarmo
  • in cui la classe dominante cerca di approfondire le divisioni all’interno della nostra classe, ad es. sotto forma di deportazioni in Ruanda o attraverso le accuse più infamanti
  • in cui l’introduzione dell’automazione e della tecnologia non porta a una vita migliore per tutti, ma a un aumento della disoccupazione e della pressione sui salari

Dobbiamo essere pronti a rompere la gabbia della legge attraverso

  • l’organizzazione di scioperi nei settori più forti in solidarietà con le lotte dei lavoratori nei settori più deboli
  • la resistenza ai tagli di posti di lavoro e alle chiusure di aziende, se necessario attraverso occupazioni
  • la lotta con tutti i mezzi necessari contro gli straordinari e lo stress da lavoro quando altre persone hanno difficoltà a trovarne uno
  • l’occupazione di case e appartamenti vuoti in risposta all’aumento dei senzatetto, rifiutando che le persone della nostra classe soffrano la fame o il freddo, se necessario rifiutandosi di pagare le bollette energetiche
  • l’opposizione fisica a rastrellamenti di immigrati, deportazioni, sgomberi o arresti durante i picchetti

Dobbiamo prepararci per tutto ciò. Dobbiamo smetterla di comportarci come vittime. La concorrenza tra i sindacati e la loro paura di sfidare la legge li rende solo un’arma limitata nella nostra lotta. La maggior parte delle organizzazioni vuole proclamare vittorie e quindi non ci permette di imparare dai punti forti e deboli dei nostri scioperi e lotte. Dobbiamo imparare a parlare per noi stessi.

Durante la pandemia abbiamo visto che i lavoratori dei cosiddetti “settori essenziali” – trasporti, sanità, cibo – sarebbero in grado di gestire la società in modo migliore, più equo e meno distruttivo.

Dovremo assumerci questa responsabilità e strappare i mezzi di produzione dall’abisso del sistema di profitti e potere in cui si trovano.

Qui a Bristol, come altrove, dobbiamo trovarci tra di noi. Alcuni di noi lavorano all’ospedale di Southmead, altri nelle scuole locali. Gestiamo una rete di solidarietà nell’area industriale e logistica di Avonmouth.

***

UNIRE GLI SCIOPERI E COSTRUIRE LE LOTTE COMUNITARIE

PER FAR CADERE QUESTO GOVERNO PERICOLOSO, RAZZISTA

E CONTRO LA CLASSE OPERAIA

(Movement for Justice by Any Means Necessary)

Sciopero per fermare la legge sugli scioperi dei conservatori!

Tutti fuori dai posti di lavoro il 1° febbraio, giornata d’azione

Unire ed estendere gli scioperi – Nessuno si deve accontentare finché tutti non sono soddisfatti  

Azione di sciopero nazionale a tempo indeterminato nei servizi essenziali         

Costruire comitati d’azione eletti nei luoghi di lavoro e intersindacali.                     

Unire gli scioperi con l’azione comunitaria – Costruire comitati di sciopero per vincere

Nessuno dovrebbe sottovalutare la minaccia di questo governo o le distruzioni che ha già inflitto alle nostre vite, ai nostri diritti, ai nostri servizi pubblici e alla democrazia. È un governo fondamentalmente debole perché il progetto razzista della Brexit – che è la sola e unica ragione della sua esistenza – è stato un disastro economico per la classe operaia e per la classe media in difficoltà. Il Movimento per la Giustizia (MFJ) ritiene che la ragione principale della sopravvivenza del governo sia che i suoi oppositori non sono stati disposti a riconoscere la realtà del suo carattere dittatoriale e proto-fascista. Il governo Sunak riesce a sopravvivere anche perché il Partito Laburista sotto Starmer è diventato la sua pallida ombra – ad esempio, i Tory distruggono il NHS (Servizio sanitario nazionale) e cercano di schiacciare il personale ospedaliero con ancora più lavoro, ma fanno così anche i leader laburisti, che si rifiutano di sostenere gli scioperi, attaccano i medici come se gestissero gli ospedali per il loro comodo, e dicono che il personale del NHS deve accettare la “riforma”.

La nuova legge sugli scioperi dei conservatori [la legge sugli scioperi (livelli minimi di servizio)] dovrebbe essere un campanello d’allarme atteso da tempo.

L’ondata crescente di scioperi dei lavoratori dei servizi sovraccarichi di lavoro e sottopagati è la lotta più significativa contro questo governo e le sue politiche. Gli scioperi sono popolari tra le vittime di queste politiche: milioni di lavoratori, poveri, oppressi e immigrati. Il leader sindacale più esplicito, Mick Lynch dell’RMT [segretario generale dei lavoratori delle ferrovie, dei trasporti e dei marittimi], è più popolare di qualsiasi politico. Il governo è seriamente allarmato; la nuova legge è un tentativo di distruggere la capacità dei lavoratori di intraprendere azioni di sciopero efficaci nei servizi pubblici.

Il governo cambia la legge per attaccare i lavoratori del servizio pubblico

Il disegno di legge sugli scioperi arriva dopo oltre 40 anni di legislazione che ha intrappolato i sindacati in una serie mostruosa di procedure e di restrizioni antidemocratiche – si tratta delle leggi antisindacali più oppressive d’Europa. Il disegno di legge del governo Sunak porta questa situazione a un nuovo e più pericoloso livello.

Dev’essere uno dei disegni di legge più brevi e meno dettagliati mai presentati al Parlamento, perché è fondamentalmente una sorta di “legge di abilitazione” [ossia legge che permette di fare questo e quello] – il tipo di legge che dà agli aspiranti dittatori poteri molto ampi, aperti e indefiniti per fare praticamente quello che vogliono.

Questo disegno di legge si applica ai servizi sanitari, ai servizi antincendio e di soccorso, ai servizi educativi, ai servizi di trasporto, allo smantellamento degli impianti nucleari e delle scorie radioattive e alla sicurezza delle frontiere. I primi quattro settori di attività coprono ovviamente un numero molto maggiore di lavoratori, ma l’estensione esatta di queste categorie è volutamente lasciata nel vago.

Ad esempio, il termine “trasporti” potrebbe applicarsi a uno sciopero nell’azienda che stampa le Oyster Card o in una fabbrica di aerei? Sì, se lo volesse, il governo potrebbe farlo.

Il disegno di legge…

*permetterebbe al governo di fissare a suo arbitrio un “livello minimo di servizio” per i lavoratori del servizio pubblico in sciopero. I lavoratori che non rispettano tale livello minimo possono essere licenziati. Negli scioperi passati e presenti del personale sanitario, i sindacati hanno fissato un “livello minimo” per affrontare le emergenze acute e proteggere i pazienti più a rischio. Lo scopo di questa legge è quello di consentire al governo di fissare livelli “minimi” così alti e così generali da rendere impossibile, o del tutto inefficace, lo sciopero nei servizi pubblici.

*permetterebbe a un’impresa – come una compagnia ferroviaria o il servizio sanitario nazionale – di citare in giudizio un sindacato per qualsiasi perdita subita a causa della mancato rispetto da parte dei lavoratori delle norme della nuova legge. Si può immaginare, ad esempio, che il governo organizzi gli studenti Tory perché facciano causa alle loro università se non ci sono le attività di insegnamento, e che poi le università possano recuperare i soldi facendo causa al sindacato degli insegnanti.

Questa è una carta per danneggiare i lavoratori su scala di massa. Di fatto, costringe i lavoratori del servizio pubblico a fare i crumiri durante i loro stessi scioperi. La situazione che si verrebbe a creare sarebbe peggiore della situazione che ha dato origine alla formazione del Partito Laburista 123 anni fa, quando un’azienda ferroviaria fece causa a un sindacato per le entrate perse durante uno sciopero.

Rompere lo stallo!

Questa è una battaglia per la sopravvivenza che si combatte tra i lavoratori del servizio pubblico e il governo più antidemocratico della storia moderna del Regno Unito. Se il Parlamento approverà questa legge, e se il governo sarà in grado di applicarla, porterà a una vittimizzazione di massa degli attivisti sindacali, a una massiccia perdita di posti di lavoro, a tagli e chiusure, e a un aumento delle privatizzazioni, della deregolamentazione e dei profitti. I servizi pubblici finiranno nella stessa condizione delle case di cura – trasformati in attività finanziarie per i fondi di ricchezza privati, gli hedge fund e il resto dei milionari e miliardari parassiti che evadono le tasse.

Ma il governo e i miliardari non hanno ancora vinto. Gli scioperi rimangono forti e stanno crescendo. I lavoratori del servizio pubblico non sono disposti a sottomettersi. Siamo più uniti dei conservatori. Possiamo vincere. In un modo o nell’altro, l’esito si deciderà nei fatti – e questo deciderà il destino della legge sugli scioperi.

La situazione attuale è di stallo tra il governo e i lavoratori del servizio pubblico. La legge sugli scioperi è il piano del governo per superare questa situazione di stallo. I lavoratori in sciopero hanno bisogno di un proprio piano per superare la situazione di stallo e vincere.

Per poco più di un anno i sindacati del servizio pubblico hanno seguito una politica che è stata chiamata “Tanti piccoli incendi ovunque”. Sindacati diversi e gruppi diversi di lavoratori degli stessi sindacati scioperano separatamente in giorni diversi e per periodi diversi. I leader sindacali e i funzionari a tempo pieno hanno ideato questo piano come un modo per aggirare il campo minato delle leggi antisindacali, ma il loro piano si è dimostrato inadeguato a ottenere più di un compromesso parziale e temporaneo nelle vertenze locali. È ora di gettare via le armi leggere e mettere in campo l’artiglieria.

Unire gli scioperi – assicurarsi che gli scioperi siano coordinati in modo che ci sia un gran numero di lavoratori in sciopero nello stesso momento. Le grandi conflagrazioni avranno un impatto molto più forte di tanti piccoli incendi.

Azioni di sciopero a tempo indeterminato: se ne è già parlato in alcuni ambienti, ma è necessario che ciò avvenga ora. Se diversi grandi sindacati nazionali si unissero per intraprendere azioni di sciopero a tempo indeterminato su tutto il territorio nazionale – ad esempio nelle ferrovie, nelle poste e nell’istruzione – l’equilibrio di potere in questa guerra di classe si sposterebbe immediatamente a favore della classe operaia. (Per le forze di frontiera, che sono pagate per fermare o respingere i rifugiati, raccomandiamo uno sciopero eterno).

Nessuno firma accordi finché non si accordano tutti: uniti si vince, divisi si perde! L’azione più riuscita dell’anno scorso è stato lo sciopero dei portuali di Felixstowe. Hanno ottenuto un aumento salariale superiore all’inflazione perché la maggior parte del traffico container della Gran Bretagna passa per Felixstowe: i portuali potrebbero strangolare gran parte dell’economia. Questo ha inevitabilmente ridotto la pressione sul governo. È necessario un accordo tra almeno alcuni dei sindacati del servizio pubblico, che non firmeranno un accordo con le imprese fino a quando tutti non avranno ottenuto accordi soddisfacenti.

“È meglio infrangere la legge che infrangere le ossa dei poveri”.

Questo era uno slogan popolare durante la lotta contro la Poll Tax alla fine degli anni Ottanta. Un governo Tory aveva introdotto un sistema profondamente ingiusto di raccolta di fondi per finanziare i servizi locali, che ricadeva in modo schiacciante sulle famiglie più povere. Si stima che 11 milioni di famiglie si rifiutarono di pagare la tassa, o addirittura di registrarsi. Ci furono rivolte in tutto il Paese e mobilitazioni collettive per impedire lo sfratto o l’arresto. Erano tutte azioni illegali, e hanno vinto. Il primo ministro, Margaret Thatcher, dovette dimettersi e la Poll Tax fu abolita.

I lavoratori scioperano per vincere, quindi dobbiamo valutare la portata dell’azione necessaria per vincere. Poiché il livello di azione finora ha portato a uno stallo, a una guerra di logoramento, ne consegue che i lavoratori devono alzare il livello della loro azione, indipendentemente dalla sua legalità in base alle leggi antisindacali.

Questo vale con ancora più forza per la legge sugli scioperi e per le leggi antisindacali esistenti. Non saranno fermate o abolite da questo governo o da qualsiasi altro governo attualmente concepibile. Saranno fermate da un’azione collettiva di massa che renderà queste leggi inapplicabili.

Istituire comitati eletti dai lavoratori nei luoghi di lavoro, nelle località, ecc.

È del tutto possibile che una pressione sufficiente da parte dei lavoratori dei vari sindacati costringa alcuni dei leader ad accettare di unire alcuni scioperi, o ad accettare un’azione di sciopero a tempo indeterminato. Tuttavia, questo è il massimo a cui si spingeranno e alcuni di loro non lo faranno. Questo non solo perché temono di infrangere le leggi antisindacali. I segretari generali e i funzionari a tempo pieno, anche quelli più di sinistra e militanti, possono essere considerati i dirigenti dei sindacati. Come tutti i dirigenti, sono “mediatori” professionali. In un luogo di lavoro i manager sono gli intermediari tra la proprietà e i lavoratori; in un sindacato i dirigenti sono gli intermediari tra gli iscritti e le imprese.

La lotta attuale ha superato la fase in cui la leadership può essere lasciata ai dirigenti sindacali. Questo movimento ha bisogno di una base più sicura. A tal fine, è essenziale che le file del movimento di sciopero si organizzino e affermino la propria autorità. Dobbiamo costruire la nostra leadership in ogni luogo di lavoro e in ogni località. Dobbiamo eleggere comitati di sciopero, comitati sul posto di lavoro o comitati d’azione in tutti i settori. Neanche un leader sindacale popolare come Mick Lynch può sostituire un processo del genere, o organizzarlo dall’alto.

Questi comitati dovrebbero essere organi intersindacali laddove gli scioperi coinvolgono membri di sindacati diversi. I lavoratori in sciopero in ogni località dovrebbero creare comitati a livello cittadino o distrettuale per coordinare l’azione e costruire legami con le comunità (locali).

Abbiamo anche bisogno di una leadership di base, perché è il modo più efficace – spesso l’unico – per costruire legami forti e stretti con le comunità locali fatte di poveri e di operai. L’unità tra lavoratori e comunità è oggi più che mai necessaria per entrambe le parti – per difendere i servizi pubblici, con occupazioni se necessario, e per fermare gli sfratti, bloccare le azioni contro gli immigrati, ecc.

Il MFJ ritiene che si debbano creare comitati di sciopero per la vittoria e sta già mettendo in pratica questa indicazione. I comitati STW includono gli shop steward eletti (o rappresentanti equivalenti sui posti di lavoro) e altri lavoratori/attivisti negli scioperi, così come i sostenitori delle comunità, i familiari, gli attivisti di altri gruppi sindacali, i sindacati locali degli affittuari, le reti anti-sfratto, i gruppi per la crisi climatica, i rifugiati, gli studenti e altri movimenti basati sulla comunità – tutti coloro che hanno un interesse materiale nel successo degli scioperi in corso, nella sconfitta della legge sugli scioperi e nella caduta del governo. Questo è il modo più efficace per sostenere gli scioperi e sostenere i molti nuovi leader che stanno diventando attivi negli scioperi e nella più ampia resistenza al governo più pericoloso della storia britannica moderna.

La base deve essere abbastanza forte e fiduciosa da dare indicazioni alla leadership “ufficiale” e da agire in modo indipendente. Questo sarà possibile solo se i dirigenti eletti lavorano già insieme, hanno la fiducia dei loro membri e hanno forti legami con le lotte nelle loro comunità. Ci saranno molte occasioni in cui la vittoria dipenderà da questo.

18 gennaio 2023

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UNITE THE STRIKES & BUILD THE COMMUNITY STRUGGLES

TO BRING DOWN

THIS DANGEROUS, RACIST, ANTI-WORKING CLASS GOVERNMENT

(Movement for Justice by Any Means Necessary)

Strike to stop the Tory Strikes Bill!

All Out on 1st February Day of Action

Unite & extend the strikes – No one settles until everyone settles  

Indefinite nationwide strike action in key services         

Build elected workplace & inter-union action committees                                       

Unite the strikes with community action – Build Strike to Win Committees

“The whole history of the progress of human liberty shows that all concessions yet made to her august claims have been born of earnest struggle…. If there is no struggle, there is no progress…. Power concedes nothing without a demand. It never did and it never will. Find out just what a people will submit to, and you have found out the exact amount of injustice and wrong which will be imposed upon them.” (Frederick Douglass, 1857)

No-one should under-estimate the threat of this government or the destruction it has already inflicted on our lives, our rights, our public services – and on democracy. It is a fundamentally weak government because the racist Brexit project – which is the one and only reason for its existence – has been an economic disaster for working class and struggling middle class people. The Movement for Justice (MFJ) believes that the main reason for the government’s survival is that its opponents have been unwilling to acknowledge the reality of its dictatorial, proto-fascist character – and because the Labour Party under Starmer has become its pale shadow (e.g. the Tories rip up the NHS and try to crush hospital staff with even more work – so Labour leaders, who refuse to support the  strikes, attack doctors as running hospitals for their own convenience and say NHS staff must accept ‘reform’).  

The Tories’ new Strikes Bill [the Strikes (Minimum Service Levels) Bill] should be an over-due wake-up call.

The growing wave of strikes by over-worked, under-paid service workers is the most significant fight against this government and its policies. The strikes are popular with the victims of those policies – the millions of working class, poor, oppressed and immigrant people. The most outspoken union leader, Mick Lynch of the RMT, is more popular than any politician. The government is seriously alarmed; the new bill is an attempt to destroy workers’ ability to take effective strike action in the public services.

The government changes the law in order to attack public service workers

The Strikes Bill comes after 40-plus years of legislation that has trapped trade unions in a monstrous set of undemocratic procedures and restrictions – the most oppressive anti-union laws in Europe. This Bill takes that to a new, more dangerous level.

It must be one of the shortest and least detailed bills ever put before Parliament because it is basically a form of  ‘Enabling Law’ – the kind of law that gives would-be dictators very broad, open-ended and undefined powers to pretty much what they like.

This Bill applies to health services, fire and rescue services, education services, transport services, decommissioning nuclear installations and radioactive waste, and border security. The first four obviously cover vastly more workers – but exactly how widely those categories they apply is deliberately left vague.

For example, could ‘transport’ apply to a strike in the company that prints Oyster Cards, or in an aircraft factory? The government could potentially do that if it wanted to.

The Bill would….

  • Allow the government to set whatever ‘minimum level of service’ it likes on public service workers who are taking strike action. Any workers who breach that minimum level can be sacked. In past and present strikes by health workers, the unions have set a ‘minimum level’ to deal with acute emergencies and protect the most at-risk patients. The purpose of this law is to allow the government to set ‘minimum’ levels so high and so general that strikes in public services would become impossible or totally ineffective.
  • Allow an employer – such as a railway company or the NHS – to sue a trade union for any loss they suffer because workers didn’t co-operate with the new law. You can imagine the government organising Tory students to sue their universities if there was no teaching, and then the universities could get the money back by suing the teachers’ union.

This is charter for victimisation on a mass scale. It is effectively forcing public service workers to scab on their own strikes. It would be worse than the situation that sparked the formation of the Labour Party 123 years ago, when a rail company successfully sued a union for the income it had lost during a strike.

Break the Stalemate!

This is a battle for survival between public service workers and the most anti-democratic government in modern British history. If parliament passes this law, and if the government is able to enforce it, it will lead to mass victimisation of union activists, massive job loss, cuts and closures, and even more privatisation, deregulation and profiteering. The public services will end up in the same situation as the care homes – carved up into financial assets for private wealth funds, hedge funds and rest of the parasitic tax-dodging millionaires and billionaires. nor the public services themselves   

But the government and the billionaires have not won yet. The strikes remain strong and they are growing. Public service workers are in no mood to submit. We are more united than the Tories. We can win. One way or another, the outcome will be decided in action – and that will decide the fate of the Strikes Bill.

The present situation is a stalemate between the government and the public  service workers. The Strikes Bill is the government’s plan for breaking that stalemate. The striking workers need their own plan to break the stalemate and win.

For just over a year the public service unions have followed a policy that has been called ‘Lots of small fires everywhere.’ Different unions and different groups of workers in the same unions striking separately on different days and for different periods. The trade union leaders and full-time official devised this plan as a way to manoeuvre round the minefield of anti-union laws, but it has proved inadequate to win more than partial and temporary compromises in local disputes. It is time to throw away the small arms and bring in the artillery.

Unite the strikes – ensuring that strikes are co-ordinated so that there are much large numbers of workers on strike at the same time. Really big conflagrations will have a far more powerful impact that a lot of small fires.

Indefinite strike action – there has already been talk about this in some quarters but it needs to happen now. If several large national trade unions combine to take indefinite, nationwide action – on the railways and post and in education, for  example – the balance of power in this class war would immediately swing in favour of the working class. (For the Border Force, which is paid stop or turn back refugees, we recommend an eternal strike!)

No one settles until everyone settles – United we win, divided we fall! The most successful action last year was the dockers strike at Felixstowe. They won an above inflation pay rise because most of Britain’s container traffic goes through Felixstowe – the dockers could  strangle much of the economy. That inevitably reduced the pressure on the government. There needs to be an agreement between some, at least, of the public service unions that they won’t sign-off to an agreement with the employers until they have all secured satisfactory settlements.

“It’s better to break the law than break the poor”

That was a popular slogan during the fight against the Poll Tax at the end of the 1980s. A Tory government had brought in a profoundly unfair system of raising money to fund local services, which fell overwhelmingly on the poorest families. It was estimated that 11 million households refused to pay the tax, or even register for it. There were riots all over the country and collective mobilisations to stop being evicted or arrest. This was all illegal action, and they won. The prime minister, Margaret Thatcher, had to resign, and the poll tax was scrapped.

The workers are striking to win, so we have to assess the scale of action needed in order to win. As the level of action so far has led to a stalemate, a war of attrition, it follows that workers must raise the level of their action – regardless of its legality under the anti-union laws.

That applies with even greater force to the Strikes Bill and the existing anti-union laws. They will not be stopped or abolished by this government or any government that is currently conceivable. They will be stopped by collective mass action that makes those laws unenforceable.

Establish elected workers’ committees in workplaces, localities etc.

It is entirely possible that sufficient pressure from workers in the various unions will compel some of the leaders to agree to unite some of the strikes, or to agree to indefinite strike action. However, that is as far as they will go and some won’t go that far. That isn’t simply because they are worried about breaking the anti-union laws. The general secretaries and full-time officials, even the more left wing & militant of them, can be considered as the management of the trade unions. Like all managers they are professional ‘in-betweeners.’  In a workplace the managers are the intermediaries between the owners and workers; in a trade union they are the intermediaries between the members and the employers.

The present struggle is now past the stage where leadership can be left to that union management. This movement needs a more secure base. To achieve that, it is essential that the rank-and-file of the strike movement organises and asserts its authority. We need to build our own leadership in every workplace and every locality. We need to elect strike committees, workplace committees or action committees in all sectors. Even a union leader as popular as Mick Lynch can’t substitute for that – or organise it from above.

These committees should be inter-union bodies wherever strikes involve members of different unions. Striking workers in every locality should set up city-wide or district-wide committees to coordinate action and build community links.

We also need that rank-and-file leadership because that is the most effective way – often the only way – to build the strong and close connections with local poor and working class communities. That unity between worker & communities, is now more necessary than ever for both sides – to defend public services, by occupations if necessary, and to stop evictions, block immigration raids etc.

MFJ believes we must build Strike-To-Win Committees and is already putting this into practice. STW committees include the elected shop stewards (or equivalent workplace represents) and other worker/activists in the strikes, as well as community supporters, family members, activists in other union groups, local renters’ unions, anti-raids networks, climate crisis groups, refugees, students and other community based-movements – all of whom have a material interest in the success of the current strikes, the defeat of the Strikes Bill and bringing down the government. That is the most effective way to sustain the strikes and support the many new leaders who are becoming active in the strikes and in the wider resistance to the most dangerous government in modern British history.

The rank-and-file must be strong and confident enough to give direction to the ‘official’ leadership – and to act independently. That will only be possible if elected rank-and-file leaders are already working together, have the confidence of their members, and have strong connections with struggles in their communities. There will be many times when victory depends on that.