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[SANITÀ] Aspetti legati al ricorso sul diritto alla mensa-sentenza 5547/21 della Corte di Cassazione. Il patrocinio legale è gratuito

Verbale riunione

Si è tenuto ieri, 03/04/2023, nella sede del S.I. Cobas di Genova l’incontro con il legale della nostra organizzazione per chiarire i vari aspetti legati al ricorso/vertenza sul diritto alla mensa, che la sentenza 5547/21 della Corte di Cassazione riconosce a tutti i lavoratori il cui orario superi le sei ore giornaliere.

L’incontro ha permesso di definire importanti punti relativi all’iter procedurale.

In particolare:

L’ufficio legale provvederà ad inviare una lettera di messa in mora alla direzione dell’Ente, con la quale si chiede il riconoscimento del diritto e il pagamento degli “arretrati”. Tale lettera, oltre ad essere un logico passaggio preliminare, costituisce il presupposto per fermare la prescrizione.

In seconda battuta, nel caso di mancata risposta o risposta negativa, si avvierà il ricorso vero e proprio.

Tale ricorso sarà articolato sulla base delle specifiche fattispecie lavorative (lunghezza del turno, esistenza di una mensa, possibilità di effettuare pause, ecc.).

Esse rappresentano gli elementi che motiveranno la decisione del Tribunale, il quale stabilirà la sussistenza delle condizioni cui fa riferimento la sentenza della
Corte di Cassazione.

In ogni caso, appare plausibile che il Tribunale riconosca il diritto ad un risarcimento per il lavoratore che, pur trovandosi nelle condizioni prescritte, si sia visto precluso l’accesso alla mensa e/o al ticket sostitutivo.

Anche in caso di accoglimento del ricorso, quindi, occorrerà mettere in campo un’adeguata mobilitazione di tutti i colleghi per impedire che tale risarcimento (che noi chiederemo nella misura massima prevista dalle norme) venga “forfettizzato” con accordi-bidone di cui i lavoratori hanno fatto negli anni amara esperienza.

Attenzione! Si aprirà poi il capitolo della “regolarizzazione” della situazione (accesso alla mensa, riconoscimento di una pausa, ecc.).

Anche in questo caso, occorrerà impegnarsi in prima persona per evitare che, anziché un diritto in più, ai lavoratori venga riconosciuto solo il “diritto” a fermarsi per almeno mezz’ora, procrastinando l’orario di uscita
dal servizio.

I lavoratori devono essere coscienti che sottoscrivere il ricorso è solo il primo passo.

Senza l’impegno, la lotta e la vigilanza attiva di tutti non sarà possibile tradurre l’eventuale accoglimento del ricorso in una reale conquista di migliori condizioni di lavoro.

Consapevoli di ciò, invitiamo tutti i colleghi a sottoscrivere il modulo di ricorso che sarà utilizzato dai nostri legali per l’avvio del procedimento.

Per comunicazioni ed informazioni contattare:

Francesco 338 2261763 e/o sede 010 3032

S.I. Cobas Genova