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[PRATO] Vittoria lavoratori Iron&Logistics. Scioperi e fogli di via: i 22 operai licenziati (via citofono) devono venire reintegrati

“Sta piovendo da voi?”

“Sì.”

“Quella non è pioggia. È il padrone che piange!”.

È iniziata così la telefonata che ci ha dato la bella notizia. Era uno dei delegati della #IronLogistics (fornitore #LiuJo).

Il Tribunale del Lavoro di Prato ha dato ragione ai lavoratori.

Tutti i licenziamenti sono stati dichiarati illegittimi.

Tutti i lavoratori dovranno essere reintegrati sul posto di lavoro.

E l’azienda dovrà risarcire ogni lavoratore con una somma fino a 22.032 € (pari a 12 stipendi).

Una bella lezione per chi pensava di poter rispondere con i licenziamenti a chi esercita il sacrosanto diritti di sciopero.

Ventidue lavoratori, infatti, aveva ricevuto un licenziamento disciplinare con l’accusa di aver posto in atto uno “sciopero illegale” (dicevano loro) per aver picchettato i cancelli e bloccato pacificamente i camion merci in uscita dalla fabbrica.

Esattamente come accaduto ora a #MondoConvenienza.

Questa vittoria è prima di tutto una vittoria del diritto di sciopero contro chi vuole impedirlo e criminalizzarlo.

Ma è anche il giusto epilogo di una vertenza che aveva giustamente messo sotto accusa le responsabilità dei grandi #brand della moda nella quotidiana negazione di diritti nel distretto dell’abbigliamento pratese.

Tra ottobre e novembre si sviluppò una mobilitazione con decine di iniziative contro #LiuJo, principale committente della IronLogistics, chiedendo al brand di essere coerenti con quanto dichiarato nei propri codici etici su controllo delle filiere e garanzia di rispetto di diritti e tutele nelle filiere stesse.

La toppa fu peggio del buco.

Invece di intervenire per tutelare il diritto di associazione sindacale e di sciopero ed il regolare pagamento degli stipendi presso il proprio fornitore, la LiuJo inizio una campagna di criminalizzazione delle proteste davanti ai propri punti vendita che portó poi all’emissione di due Fogli di Via nei confronti di Sarah Caudiero e Luca Toscano, coordinatrici provinciali del sindacato.

Una manifestazione di mille persone e lo sciopero di venti aziende della piana a difesa del diritto di sciopero e contro lo strapotere dei brand della moda, portò al ritiro dei Fogli di Via allə nostrə compagnə.

E oggi la sentenza che chiude tutta la vicenda.

Vincono i lavoratori, perdono i padroni.

E per vincere, bisogna dirla, i padroni ci avevano messo tutta la loro arroganza e spregiudicatezza.

Vi ricordate il 30 settembre 2022, quando a tutti gli operai iscritti al sindacato fu disattivo il badge e comunicato il licenziamento via citofono?

Vi ricordate l’elicottero della polizia che sorvolava il quartiere dei #Narnali mentre un centinaio di poliziotti sgomberava e distruggeva il presidio sindacale?

Vi ricordate quando l’azienda provò a vincere il picchetto che teneva duro da settimane aprendo in segreti un varco nel muro posteriore della fabbrica per portate via macchinari e merci?

Vi ricordate i crumiri e gli scagnozzi che assaltano il picchetto lasciando le pozze si sangue degli scioperanti davanti al cancello?

Vi ricordate l’annuncio alla stampa dell’azienda in cui comunicava che non avrebbe rispettato l’accordo firmato in Regione Toscana che doveva risolvere la vertenza?

Noi ricordiamo tutto.

E ci ricordiamo soprattutto la tenacia di più di due mesi di presidio ai cancelli con le temperature invernali.

Le decine di proteste ai negozi.

La solidarietà del quartiere. Le cene e le grigliate della domenica.

I lavoratori che escono dalla questura con il pugno chiuso pronti a tornare davanti ai cancelli.

I lavoratori delle altre aziende che lasciano il lavoro per venire a sostenere l’occupazione della fabbrica in via di smantellamento dopo la vile aggressione al presidio.

Più dura è la lotta e più dolce è la vittoria.

S.I. Cobas Prato e Firenze