Uncategorized

INPS: quale riorganizzazione

In questi giorni i lavoratori di molte sedi INPS stanno protestando contro il progetto di riorganizzazione in corso all’interno dell’Istituto. I lavoratori delle 20 sedi pilota in cui è partito, in via sperimentale, il nuovo modello organizzativo denunciano un ritorno al lavoro parcellizzato, a un modo vecchio e superato di lavorare che mortifica la professionalità dei lavoratori e peggiora il servizio reso all’utenza.

Ma allora che cosa sta succedendo?

? Succede che l’Istituto ha appaltato a una società esterna (la multinazionale KPMG) al “modico prezzo” di 17 milioni di euro la riorganizzazione dell’Istituto;

? che il nuovo modello organizzativo è basato su un’estrema frammentazione del lavoro che ci riporta indietro di 30 anni, svilisce la professionalità dei lavoratori, ma rende più facile la cessione all’esterno di pezzi del servizio pubblico;   INPS: quale riorganizzazione

 

? che in nome del risparmio di spesa (che riguarda ovviamente solo lavoratori e utenti e non le società esterne a cui si elargiscono lauti compensi) le sedi vengono declassate ad agenzie e molti servizi vengono accentrati, aumentando i carichi di lavoro, con la conseguenza che viene peggiorato il servizio ai cittadini;

? che molte sedi sono al collasso per la gravissima carenza d’organico provocata dal blocco delle assunzioni che ha causato la mancata sostituzione dei lavoratori andati in pensione;

? che i vuoti d’organico vengono in parte colmati con il ricorso ad agenzie di lavoro interinale che costano all’INPS un patrimonio e utilizzano lavoratori con salari e diritti ridotti;

? che il Presidente e Commissario Straordinario dell’INPS ha incarichi in circa 50 società ed enti che rappresentano interessi spesso in contrasto con quelli di questo Istituto;

? che il Ministro Sacconi ha proposto la cessione agli enti bilaterali della gestione della cassa integrazione ordinaria e straordinaria sottraendola al controllo dell’INPS che è l’unico in grado di contrastare il ricorso allegro alla CIG da parte di imprenditori senza scrupoli;

? che lo smantellamento dell’INPS si inserisce nel più ampio progetto di RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE voluta dal Ministro Brunetta il cui fine è quello di smantellare il servizio pubblico per cederne ai privati le parti più lucrose;

? che a pagare le conseguenze di tutto questo saranno, come sempre, i lavoratori e gli utenti.

ECCO PERCHE’ E’ NECESSARIO SOSTENERE OGGI LE LOTTE DEI LAVORATORI INPS PER SALVAGUARDARE IL SERVIZIO PUBBLICO, NON SOLO PER NOI MA ANCHE PER LE GENERAZIONI FUTURE.           COBAS INPS MI-NORD