Cobas ATM. Già prima avevamo pochi dubbi, ma dopo l’incontro dell’11 giugno con ATM in Foro Bonaparte tutti gli ultimi lati oscuri che qualcuno ventilava sul conto di Jessica Capozzi, la conducente di autobus a cui ATM non gli ha riconfermato il contratto, sono letteralmente caduti nel vuoto. ATM Jessica
Lavoratori! Siamo di fronte ad una lavoratrice che ha avuto la sola colpa di dire la sua sul servizio “granturismo” mal gestito dal suo deposito!
Non nascondiamo le difficoltà di ATM stessa a spiegarci le “motivazioni” accampate per il mancato rinnovo del contratto. Essendo noi stessi ormai da diversi anni parte integrante di questa azienda, e consapevoli dei rischi che corriamo 365 giorni l’anno, le motivazioni che ci hanno tirato fuori sono di una stratosferica irrilevanza: 1) un piccolo sinistro con piccoli segni appena visibili sull’autobus; 2) la sua lamentela per un cronotachigrafo mancante prima di uscire dalla rimessa per andare ad accompagnare dei bambini ad una gita; 3) un episodio di malattia comunicato in lieve ritardo per impossibilità dovuta ad un ricovero in ospedale e che non ha provocato disservizio alcuno…
TUTTO QUI!
Eccole le gravi motivazioni aziendali che hanno indotto ATM a non riconfermare una preziosa lavoratrice con esperienza pluriennale alla guida di autobus con cui ha girato e rigirato più volte l’Europa.
Invece l’idea che ci siamo fatti in queste settimane da quando abbiamo conosciuto e ci siamo tutti innamorati della giusta caparbietà e della dolcezza di Jessica, è che siamo di fronte ad una lavoratrice che ha deciso di lavorare con la testa alta e non cedere ai velati ricatti provenienti dall’ interno del suo deposito di appartenenza.
La sua straordinaria lotta davanti il deposito Palmanova, che sosteniamo con più convinzione di prima, sta a dimostrare l’errore di valutazione dei vertici ATM che una volta tanto assolviamo parzialmente per il fatto di aver deciso il licenziamento dopo che, senza ombra di dubbio, hanno ricevuto dal deposito informazioni completamente deformate sul suo conto
Una cosa che va rilevata in questa triste vicenda è l’incredibile assenza dei sindacati
Sarebbe bastata una loro decisa presa di posizione a favore della lavoratrice per far tornare ATM sui propri passi, invece hanno deciso di calpestare la dignità della lavoratrice abbandonandola completamente al suo destino: né più né meno come fanno da anni con migliaia di altri lavoratori. Questa totale assenza di CGIL, CISL, UIL, ecc.(arcinoti per i molti accordi antioperai siglati con l’azienda) sta a dimostrare di fatto il pollice verso nei confronti di Jessica.
Basti pensare che durante le elezioni per il rinnovo delle RSU nel deposito Palmanova, nel più completo disinteresse che i sindacalisti mostravano per il presidio che Jessica opponeva fuori dal deposito, loro unico energico impegno era quello di “accompagnare” i lavoratori al seggio e…stop.
SE TUTTO CIÒ NON FOSSE DRAMMATICO, CI VERREBBE DA RIDERE!
Comunichiamo infine che, nel tentativo di arrivare ad una soluzione senza andare allo sciopero, in settimana come SI Cobas verremo convocati dal prefetto in Corso Monforte. Proponiamo a chi può, di partecipare attivamente.
Chi lotta e sogna non muore mai (da anonimo)