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Licenziamenti alla GLS-Papavero su “Il Cittadino”

CERRO, 3.09.2010.  Nuova tensione alla Gls di Cerro al Lambro: i Cobas avviano la campagna per il reintegro dei licenziamenti. «I quindici licenziati dalla cooperativa Papavero hanno subito la medesima sorte degli operai licenziati dalla Fiat – ha attaccato in queste ore con una nota Fulvio Di Giorgio, coordinatore provinciale del sindacato intercategoriale Cobas -. Dobbiamo dare una risposta congiunta all’attacco di chi vuole ridurre ancora di più diritti e salari in ogni posto di lavoro. Riportare al lavoro i 15 licenziati alla Gls di Cerro significa difendere noi stessi. Se i licenziamenti passano, infatti, le condizioni peggioreranno per tutti – ha proseguito il sindacalista dei Cobas -. In attesa del loro reintegro in azienda, intanto, abbiamo organizzato una serie di iniziative per aiutarli dal punto di vista economico». La vicenda risale allo scorso febbraio, quando a più riprese i dipendenti della cooperativa Papavero, che lavorano nella ditta di logistica Gls, avevano organizzato una serie di presidi davanti ai cancelli dell’azienda nella zona industriale di Cerro. Con loro lo scorso inverno c’erano anche i lavoratori di Turate, Origgio, Settala e Brembio. Ne erano nati momenti di forte tensione, che erano scaturiti in veri e propri scontri con le forze dell’ordine in arrivo dall’intero territorio. «Dopo numerose lettere di contestazione ai dipendenti “colpevoli” di aver lottato per i loro diritti – ha incalzato Di Giorgio -, in pieno agosto la coop Papavero ha licenziato quindici lavoratori aderenti al nostro sindacato che avevano preso parte alle manifestazioni di febbraio». Si tratta soprattutto di giovani extracomunitari, la maggior parte dei quali residenti nell’area compresa tra il Melegnanese e San Donato. Sulla vicenda hanno preso posizione anche i vertici della coop Papavero. «Il licenziamento – si legge in una nota diramata nei giorni scorsi – è avvenuto dopo che sono stati posti in essere una serie di comportamenti che configurano la violazione dei principali doveri di legge, statuto e regolamento del socio lavoratore, sia nei rapporti con la cooperativa sia nel rapporto con gli altri soci lavoratori, che non possono non avere come conseguenza l’esclusione dalla compagine sociale». Stefano Cornalba