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Ferie “forzate”, proteste alla logistica. In sciopero i lavoratori della coop che opera alla Fiege Borruso.

Brembio – La decisione di imporre lo stop per il calo di attività contestata dai sindacati che non vengono informati. C’è calo di attività in azienda e la cooperativa impone agli operai le ferie forzate immediate, ma i lavoratori non ci stanno, incrociano le braccia e picchettano i cancelli bloccando l’arrivo dei camion: è successo ieri alla logistica Fiege Borruso di Brembio. Nella stessa azienda a fine 2009 un analogo blocco scattato nel corso di una protesta aveva portato a scontri tra forze dell’ordine e lavoratori, con un processo tuttora aperto nei confronti di un sindacalista Cobas e di un operaio, accusati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Ieri invece un incontro pomeridiano ha messo subito chiarezza nei rapporti ed è stata raggiunta un’intesa di massima tra lavoratori e cooperative. Per tutta mattina però sono rimaste a vegliare i lavoratori sul piazzale antistante l’azienda ben tre auto dei carabinieri e alcuni elementi della Digos. L’astensione dal lavoro era stata proclamata a causa della comunicazione che l’azienda aveva fatto giovedì scorso: per necessità organizzative collegate al normale calo della produttività del primo trimestre, da oggi sarebbero dovuti cominciare i turni di ferie forzata per i primi 30 operai dei circa 90 assunti dalle cooperative del consorzio Ucsa, che opera all’interno dell’azienda. A rotazione, le ferie avrebbero toccato tutti per un mese circa. Ai lavoratori non sarebbe stato permesso di organizzare autonomamente i turni sulla base delle esigenze personali e sulla base dei giorni effettivamente maturati in funzione dell’anzianità di servizio. In più agli operai sarebbe stato comunicato che le ferie non sarebbero state retribuite fino a settembre. Inevitabile dunque lo sciopero e il picchetto davanti ai cancelli. Ieri mattina sembrava che le posizioni fossero molto distanti e non ci fosse alcuna prospettiva di accordo, ciononostante però era stato fissato per le 16 un incontro tra i rappresentanti dello Si-Cobas, il sindacato autonomo che ha la stragrande maggioranza di iscritti nell’azienda, i rappresentanti della cooperativa interna e la dirigenza della Fiege Borruso. Proprio la notizia dell’incontro aveva sciolto le tensioni, con i lavoratori rientrati a casa e tornati solo nel pomeriggio davanti alla Fiege per conoscere l’esito della trattativa. «Con l’azienda ci siamo chiariti senza troppi problemi e se questo incontro fosse stato organizzato prima si sarebbe evitato anche lo sciopero – spiega il sindacalista dello Si-Cobas Aldo Milani -. È stato concesso un giorno ai delegati sindacali per raccogliere le adesioni volontarie di 10 lavoratori che saranno messi in ferie subito. Poi sarà la volta di altri a rotazione, ma tutto sarà fatto concordandolo con i lavoratori, su base volontaria e con la retribuzione immediata delle ferie. L’azienda e la cooperativa credono di poter disporre dei dipendenti in ogni occasione come meglio credono, senza doversi confrontare con sindacati e lavoratori, ed è questo atteggiamento a creare grandi problemi anche dove non ce ne sono». Almeno sul problema delle ferie, però, la situazione ora sembra chiara, anche se è stato necessario uno sciopero per arrivare a un accordo. «Da parte nostra abbiamo solo voluto dimostrare che conosciamo i nostri diritti e siamo pronti a difenderli», conclude Milani.

Andrea Bagatta   da Il Cittadino – Quotidiano del lodigiano – 02.02.2011      {gallery}brembio2011{/gallery}