Le rivolte che hanno infiammato tutto il nord Africa e il medio oriente rappresentano una bellissima notizia per chi si batte contro le dittature, il capitalismo, l’imperialismo.
Eppure queste rivolte sembrano aver colto di sorpresa tutte/i e non hanno generato una solidarietà ampia e visibile nel nostro paese, malgrado migliaia di donne e uomini dei paesi coinvolti abbiano manifestato per settimane nelle strade di Milano.
Gli sviluppi delle rivolte hanno portato anche alla vicenda libica, con un intervento miltare “giustificato” come sempre dal Consiglio di sicurezza dell’Onu e praticato dalle solite potenze imperialiste che negli ultimi 20 anni sono più volte intervenute militarmente – dall’Iraq ai Balcani, dalla Somalia all’Afghanistan ecc.
La foglia di fico dell’Onu è servita ai dirigenti politici italiani, di centrodestra e centrosinistra, per vendere la favola dell’intervento umanitario e dei “doveri verso la comunità internazionale” e così a 100 anni dalla colonizzazione della Libia l’Italia torna a intervenire militarmente in quel paese.
Per noi sono chiare ed evidenti le “ragioni” di governi europei e Usa per un’aggressione militare che vuole porre sotto tutele la Libia e l’intera regione, evitando che il vento delle rivolte possa davvero portare a trasformazioni radicali.
Nemmeno questo intervento ha finora mobilitato in maniera larga e forte, com’era avvenuto in altri periodi, e questo richiede una nostra riflessione collettiva.
Per questo e per approfondire e discutere i temi delle rivolte arabe e dell’intervento imperialista a partire dai contenuti affermati nel corteo milanese del 19/3, prima mobilitazione contro la guerra nella nostra città (per il sostegno alle popolazioni arabe in rivolta; contro ogni intervento militare; per una vera accoglienza di migranti e profughi) abbiamo organizzato un incontro cittadino
VENERDI 1 APRILE presso il csa Vittoria in via Friuli angolo via Muratori ORE 21,30
Per confrontarci sulla situazione, sulle difficoltà ma anche sulle prospettive di mobilitazione per discutere sulla proposta di un manifesto cittadino, su una giornata di mobilitazione con piazze tematiche contro la guerra (sabato 9 aprile ?) e ogni altra proposta di iniziativa emerga nel confronto.
Le realtà promotrici del corteo del 19 marzo