Il sindacalismo di base, i Cobas, da anni conducono una battaglia legale, spesso vinta con risarcimenti di qualche centinaio di euro a testa ad ogni ricorrente, sul così detto cambio tuta, (il tempo necessario a vestire e dimettere la divisa obbligatoria per chi lavora nei reparti e a contatto con pazienti), dopo anni di ricorsi vinti, anche la cassazione ( la suprema corte e ultima istanza d’appello e di ricorso) ha stabilito che quei minuti devono essere considerati orario di servizio a tutti gli effetti, la Regione Lombardia a questo punto con una circolare ha intimato a tutti gli ospedali e le A.S.L., le case di riposo gli II.R. R.C., di accordarsi con i sindacati per sanare questa anomalia.
A Niguarda le RSU non hanno avuto le capacità di costringere l’azienda a trattare su questo punto, preferendo avviare la campagna di vertenze legali.
Siamo convinti che le battaglie per rivendicare questi diritti, devono essere condotte da tutti i lavoratori con l’appoggio dei delegati in modo da imporre all’azienda il rispetto e applicabilità anche di questa regola favorevolmente per i lavoratori. Solo la lotta di tutti può raggiungere questi obiettivi, senza discriminazioni ed uguali por tutti.
Ricorrere alle vertenze legali può sembrare una debolezza della lotta sindacale, spesso anche quando si vince, ( dato che le cause sono individuali), bisognerà continuare a lottare per far applicare a tutti i lavoratori le conquiste ottenuta, ma chi ben inizia e a metà dell’opera.
Dal canto nostro vogliamo vincere questa battaglia legale senza compromessi, affinché si affermi il diritto che il cambio tuta deve essere riconosciuto nell’orario di lavoro, e non come sta avvenendo all’ASL1 Milano che ha allungato l’orario obbligando i lavoratori a timbrare 10 minuti prima di entrare in servizio e 10 minuti dopo, istituendo la banca ore per farli recuperare quando l’azienda lo permetterà, una vergogna).
Per recuperare almeno 20 minuti al giorno regalati all’ospedale negli ultimi 5 anni, , e raggiungere un accordo che riduca l’orario di lavoro settimanale senza ridurre lo stipendio.
Le cause che intenteremo con i nostri legali, coinvolgeranno tutti i lavoratori senza obbligo di iscrizione al nostro sindacato, (questa è una scelta libera) così come quella del contributo alle spese.
PRESSO LA SEDE DELLO SLAI e SI COBAS( posta al primo piano sopra la mensa centrale a fianco alla RSU) tutti i mercoledì e i giovedì dalle ore 16 alle ore 17 raccogliamo i documenti seguenti per intentare la causa:
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Documento d’identità valido
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Buste paga e timbrature delle presenze possibilmente due d’ogni anno.
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Tutto in fotocopia
Milano 26-4-2011
S. I. COBAS – SLAI COBAS OSPEDALE DI NIGUARDA
scarica il volantino >> Vertenza cambio tuta Ospedale Niguarda per contatti tel. Cell 3384314919 e-mail sanita@sicobas.org