I precari sono il settore più debole della classe lavoratrice: lavoratori usa-e-getta per coprire i picchi produttivi, utili per esercitare il “divide et impera” fra i lavoratori e spezzarne la coesione necessaria alle loro lotte, esposti ad ogni tipo di abuso. La precarietà è il frutto degli interventi “concertati” dai governi tanto di centrodestra quanto di centrosinistra con le “parti sociali” (organizzazioni padronali e sindacati istituzionali).
Molti di questi lavoratori non reagiscono perché volutamente lasciati soli e ricattati, convinti che non vi sia nulla da fare.
Spesso le cooperative della logistica sono dirette da personaggi malavitosi, specializzati nell’evasione fiscale e contributiva, veloci a chiudere l’azienda quando vengono raggiunti dal fisco (e a riaprirla subito dopo sotto altro nome).
Spesso dietro alle cooperative “sociali” vi sono legami clientelari, oltre che profitti notevoli realizzati a discapito del servizio pubblico e del bilancio degli enti locali.
Spesso le forze dell’ordine intervengono contro i lavoratori anche quando i padroni violano palesemente la legge.
Ma anche in queste condizioni è possibile difendere i propri diritti: sia con le proprie forze, sia grazie alla solidarietà di altri lavoratori, sempre e comunque facendo leva sulla lotta e sull’azione comune. In alcuni casi, l’unione e la tenacia dei lavoratori più sfruttati e più ricattabili ha battuto l’arroganza degli imprenditori.
Così come i migliori alleati del padrone sono la rassegnazione e la divisione fra lavoratori, i suoi peggiori nemici sono la coesione e la determinazione operaia.
Su questo tema, ne parleremo:
Giovedì 28 aprile – ore 20.45
Sala 10 Auditorium Montecchio
Alzano Lombardo (BG)
Le cooperative della logistica: lo sfruttamento dei lavoratori stranieri, le lotte rivendicative (interviene: Fulvio Di Giorgio del S.I. Cobas)
Le cooperative dei servizi sociali: esternalizzazione e clientelismo come forme di profitto sullo stato sociale (interviene: Roberto Fugazzi dell’USB)
Il lavoro interinale in fabbrica: un episodio di lotta nel bergamasco
Promuovono l’iniziativa:
Collettivo Politico Alzano Lombardo
Rete Operaia Valseriana
Circolo di Rifondazione Comunista di Torre Boldone
Partito di Alternativa Comunista Bergamo