Poste

Nuovo infortuno mortale al recapito

Un po’ di commiserazione e la questione è risolta: è il solito normale incidente stradale!

Ancora sangue che scorre e un’ altra collega morta: Claudia De Beni 31 anni da Bardolino, naturalmente i media nazionali non fanno menzione di questo ennesimo incidente sul lavoro, nessun TG che ne abbia dato la notizia, il fatto è irrilevante, diventa solo dato statistico da aggiungere alla media dei tre morti quotidiani.

I portalettere che muoiono sulle strade sono per queste persone lavoratori di serie B, non per nulla Poste Italiane ci ha sempre definiti “ lavoratori in GITA “!! Vogliamo che questo termine sparisca dai palmari, sparisca dal vocabolario postale, che il nostro lavoro sia rispettato e che questi morti ricordino a chi sta seduto ad una scrivania che quando, per i portalettere, i ritmi di lavoro salgono, quando le pressioni aumentano, quando la mancanza di personale ci fa correre sempre di più, i rischi si moltiplicano. Anche costoro contribuiscono a queste conseguenze nefaste.

Invitiamo ancora una volta tutti i lavoratori a tutelare la loro sicurezza, pretendendo mezzi efficienti e in caso contrario rifiutare di svolgere la loro prestazione, usiamo i dispositivi di protezione individuali forniti dall’azienda. In arrivo per il recapito ci sono le pagine gialle, ricordiamo a tutti di rispettare i carichi massimi previsti, e per chi usa le biciclette di non imbarcarsi in imprese impossibili pur di far fronte alle richieste aziendali. Chi acquisisce questi appalti qualche volta dovrebbe chiedersi se sono fattibili per lavoratori che si muovono su due ruote e non con furgoni o auto.

Finalmente gli RLS si sono mossi per chiedere una verifica relativa all’esposizione alle onde elettromagnetiche a radiofrequenza, meglio tardi che mai, noi l’abbiamo fatto già da tempo.

Sappiamo tutti ormai che dal mese di agosto a Verona si uscirà oltre che col palmare e la stampante, anche con il POS, tutti strumenti che interagiscono tra loro con sistema bluetooth. Vogliamo che la nostra salute sia tutelata e ricordiamo che la IARC ( International Agency for Research on Cancer ) ha classificato le onde elettromagnetiche a radiofrequenza come possibili cancerogeni per l’uomo ( 10 giugno 2011 ).

Se non ci saranno risposte e verifiche a queste nostre giuste preoccupazioni chiederemo ai portalettere di non usare il POS per tutelare la loro salute.

Inoltre ci chiediamo come porteremo su moto e biciclette tutta questa strumentazione senza metter a repentaglio la nostra sicurezza di movimento.

Per i lavoratori con più anzianità ricordiamo che per un decennio abbiamo lavorato in un ambiente di lavoro pieno di amianto prima che fosse eseguita la bonifica del nostro attuale posto di lavoro. Quanti altri rischi dobbiamo sopportare !!!!

E’ ora di dire basta e di pretendere una vera politica per la sicurezza da parte di Poste e che in GITA ci vadano, una volta per tutte, i capi e capetti!

S.I. COBAS – Verona 22.06.2011     poste.sicobas.org