Nella notte di giovedì 30 giugno 2011 in via Varsavia, nei dintorni dell’Ortomercato di Milano, a pochi passi dalle case popolari del quartiere Ponti, Michele Ferrulli, di anni 51, è morto mentre era in stato di fermo a seguito di un intervento della Polizia. Michele abitava in un alloggio del quartiere Ponti che aveva occupato con la sua famiglia nel 1991, in condizioni di gravi necessità. Giovedì notte Michele ascoltava in strada musica con amici: la polizia, intervenuta per la segnalazione di schiamazzi, si è ingiustamente e violentemente accanita contro di lui. Due video testimoniamo i fatti: Michele a terra, con il viso contro il selciato, i colpi che gli vengono sferrati. Michele si è sentito male, è stato trasportato con un’autoambulanza al Policlinico di San Donato, dove hanno constatato il decesso. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale.
E’ questo il modo in cui la Questura intende mantenere la sicurezza nei quartieri? Con la violenza, la repressione, la morte di un uomo giusto?
Esigiamo che sia accertata la verità, che i responsabili vengano individuati e puniti, che cambino le concezioni e i metodi dell’intervento nei quartieri.
Michele era attivo nei movimenti di lotta per la casa, in difesa degli occupanti per necessità. Con lui perdiamo un compagno e un amico prezioso e generoso, aperto e disponibile. Chiediamo a tutti di riflettere. I ricchi che si arricchiscono sempre di più speculando sulla casa non corrono il rischio di fare la fine di Michele.
Per anni e anni il Consiglio di Zona, il Comune, l’Aler hanno lasciato in stato di abbandono il quartiere Ponti, come tanti altri quartieri degradati di Milano. Nel 2003 la Giunta Albertini l’ha affidato alla Soc. Romeo Gestioni, con risultati disastrosi. Dal primo ottobre 2009 la gestione è tornata in mano all’Aler, ma i problemi rimangono. Di recente nel quartiere Ponti sono stati effettuati sgomberi spietati di famiglie di occupanti, in condizioni di gravi difficoltà.
Al nuovo Consiglio di Zona 4, al nuovo sindaco, Giuliano Pisapia, alla nuova Giunta, al nuovo Consiglio comunale diciamo che deve cominciare subito il cambiamento delle politiche per la casa, per i quartieri di degrado ed esclusione.
Siamo vicini alla famiglia di Michele. Continueremo il nostro impegno con il ricordo di tanti che nei quartieri in condizioni di ingiustizia e oppressione hanno concluso la loro vita, nel ricordo di Michele, che contro l’ingiustizia ha saputo lottare, che una sera del giugno 2011 è uscito di casa e non c’è più tornato, che di ingiustizia è morto.
Venerdi’ 8 Luglio 2011 ore 21.00 in Via del Turchino, Fiaccolata per non dimenticare Michele e per chiedere Verità e Giustizia.
-Amici d Michele – Comitato inquilini Molise-Calvairate-Ponti – Comitato inquilini via Maspero – Mercato pollame – Partito della rifondazione comunista zona 4 – Unione inquilini milano -Comitato Ponti occupanti per necessità –
Comitato Niguarda occupanti per necessità – Comitato Bruzzano occupanti per necessità, Comitato Abitanti di San Siro – Comitato Primaticcio – Comitato Ex Feltrinelli – Cs Cantiere – Micene – Sicet Milano – Unione inquilini Milano – Asia Rdb. Per adesioni scrivere a: casapertuttimilano@gmail.com
COMUNICATO DI ADESIONE DEL S.I. COBAS
Mandiamo la nostra adesione per l’iniziativa che avete organizzato perché non passi impunita l’uccisione di MICHELE FERRULLI da parte della polizia. Nei quartieri degradati e che in buona parte sono abitanti da immigrati, la polizia impone la propria sicurezza militarizzando il territorio, reprimendo ogni manifestazione di chi risponde agli sfratti, di chi chiede di vivere all’interno di quattro mura, di chi lotta per una vita sociale migliore, di chi è non rientra nella “normalità e sicurezza” dallo Stato borghese, ed è in questa situazione, di forte repressione contro chi non accetta queste regole, che Michele Ferrulli è stato massacrato e ucciso di botte.
Tutto questo montare della repressione ( contro gli scioperanti che si oppongono al super sfruttamento nei magazzini della logistica, al movimento NO TAV, ai lavoratori della FINCANTIERI che protestano contro l’azienda che li vuole licenziare, contro chi non accetta questo sistema basato sullo sfruttamento) è connesso all’accentuarsi della crisi e alla necessità di controllare le lotte con il “bastone” perché viene meno la possibilità di controllarle con la “carota”. Tutto ciò, mentre i ricchi sono sempre più ricchi e i proletari e la popolazione che è più indigente sono sempre più poveri. Michele, come sostenete nel vostro comunicato “era attivo nei movimenti di lotta per la casa, in difesa degli occupanti per necessità. Con lui perdiamo un compagno e un amico prezioso e generoso, aperto e disponibile. Chiediamo a tutti di riflettere. I ricchi che si arricchiscono sempre di più”. Per non dimenticare, perché l’energia spesa nelle lotte da Michele Ferrulli non vada dispersa con la sua morte, ma il suo esempio sia seguito da altri lavoratori e dalle future generazioni di proletari. Per il S.I. Cobas A.M.