Uncategorized

ULTIME SULLA LOTTA ALLA TNT

Ore 18,30 venerdì 15 luglio, apprendiamo dai lavoratori che si sono recati al magazzino che il caporalato delle cooperative del Consorzio Gesco Nord bloccano davanti ai tornelli d’entrata tutti i lavoratori che hanno scioperato la sera del 14 luglio. Questo atto illegale di ulteriore repressione nei confronti dei lavoratori che hanno scioperato avviene sotto gli occhi di alcuni poliziotti li presenti. Sappiamo che sul posto si sono recati alcune componenti di Rifondazione Comunista mentre stanno per arrivare da Milano dei rappresentanti esterni al magazzino del S.I.Cobas.

Ore 18,40 ci viene comunicato, da un assessore provinciale di Piacenza, che il sottosegretario ha posticipato la riunione di  lunedì a venerdì 22.

Ore 21,30, venerdì 15 luglio La “trattativa” con la Gesco finisce con un netto rifiuto a far lavorare gli operai di cui sopra nel sito di Piacenza.
L’unico spiraglio offerto è quello di concordare, venerdì prossimo una ripresa del lavoro presso altri siti. Dopo un aspro battibecco con un esponente della CISL che invitava gli operai alla calma e a seguire le vie istituzionali per risolvere la situazione, gli operai decidono di bloccare immediatamente i cancelli d’ingresso, riproducendo cioè la situazione della serata precedente. Questa volta però, una trentina fra poliziotti e carabinieri in antisommossa stavano già schierati davanti ai cancelli.

ore 24: dopo una lunga ma tranquilla trattativa con la digos e gli ispettori di polizia, quando ormai era chiaro a tutti che l’unico modo di rimuovere il blocco era quello di una carica rispetto alla quale nessuno, al momento, aveva intenzione di prendersi la responsabilità, si giunge ad un accordo che  risolve la nottata e, almeno sulla carta, l’intero week-end: gli operai proseguiranno indisturbati il sit-in (quindi il blocco) davanti ai cancelli (almeno fino a lunedì), impegnandosi a lasciar uscire i camion senza rimorchio, oppure vuoti sotto il loro stesso controllo.

Ore 4, sabato 16 luglio
Le operazioni di evacuazione dei camion vengono terminate con qualche piccola tensione dovuta ai carabinieri che cercano di recuperare la serata in bianco  con qualche provocazione che non viene raccolta, dopo di che i reparti si allontanano definitivamente e i cancelli vengono chiusi. C’é così il tempo per familirizzare con qualche camionista che ha ricevuto l’ordine di non abbandonare il camion pieno e quindi di restare a Piacenza fino a lunedì. Ma c’è il tempo soprattutto per discussioni e assemblee in cui decidere il da farsi nei prossimi giorni.
Questo il ccalendario che ne è scaturito:
1) Domani volantinaggio al nmercato e nei quartieri degli immigrati (in allegato il testo)
2) Lunedì chiamata generale davanti ai cancelli per le 17 (la polizia non ha assicurato affatto che stavolta verrà tollerato un eventuale ulteriore blocco
3) Manifestazione cittadina (già preannunciata) e confermata per giovedì 21 luglio con concentramento alla TnT per le 17

Ipotizziamo che la riunione possa solo servire a legittimare l’accordo con CGILCISL e UIL, cioè con coloro che hanno una minima o nulla rappresentanza reale nel magazzino e che hanno permesso fino ad oggi questa infame porcheria a danno dei lavoratori, cercando di escludere S.I.Cobas e RSA da loro nominate e che hanno diretto la lotta. Non è escluso che i soggetti coinvolti vogliano anche concordare un piano di “ordine” aziendale che colpisca una parte dei lavoratori mancanti di documentazione, che fino ad oggi venivano super sfruttati e trattati a livello schiavistico (ricordiamo che la maggioranza dei lavoratori a tempo indeterminato si presentano davanti ai tornelli alle 18,30 e vengono chiamati, una parte di essi, fino alle ore 22, fanno 4 ore di lavoro, poi in orario estivo stanno fermi anche tre ore e poi riprendono a lavorare e possono finire anche alle ore 12 o 13 del giorno dopo, con una busta paga di 57 euro mensili e bonifico in banca di 1100 euro. Tutto ciò avviene in barba all’Ispettorato del Lavoro, alla Finanza ecc).

NON PASSERANNO: i lavoratori e i militanti solidali alla lotta non permetteranno che si perpetui tali barbarie! In questa lotta, come in altre , si è realizzata un’unità di vari soggetti: lavoratori extracomunitari, lavoratori italiani, forze di movimento, sintonizzati sulla stessa frequenza, quella della lotta di classe.

Filmati sul canale SI Cobas:      www.youtube.com/SIcobas