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La casa e il lavoro sono un diritto di tutti!

Sabato 10 Settembre si è svolto, nei pressi del mercato di Crema, un presidio che oltre all’aggiornamento sulla specifica situazione della famiglia MIHAI, aveva come obiettivo di spiegare come, il singolo caso, si lega perfettamente alle scelte nazionali di cancellazione di ogni politica di solidarietà sociale, all’impoverimento generale dei lavoratori, grazie al massacro sociale decretato dal governo, con le manovre estive di rapina, contro gli strati più deboli della popolazione.

Era stato allestito, quindi, un banchetto informativo con striscioni sul diritto alla casa, cartelli e fin qui tutto normale, compresa la presenza di agenti Digos che, allertati dalla nostra comunicazione di pubblica manifestazione, “vigilavano sul rispetto della democrazia” da parte dei partecipanti.

La grave provocazione “materialmente” ad opera di un dipendente della farmacia e le successive dichiarazioni rese alla stampa da alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale di Crema, sono sintomo di come la stessa si è mossa nell’intera vicenda e dell’incredibile braccio di ferro ingaggiato, dalla giunta, con la famiglia MIHAI.

Certo non ci spaventa, piuttosto ci spinge ad allargare, partendo dal particolare caso, le nostre considerazioni ad un aspetto più generale. Non è la “scomposta” reazione di un individuo, sia pure asservito, ma l’arroganza padronale di chi si sente talmente protetto da un sistema a lui congeniale, da scordarsi d’indossare la maschera buona, per affermare il proprio potere.

Come nel 1920 le squadre fasciste attaccavano e bruciavano le Camere del Lavoro, sotto lo sguardo indifferente della guardia regia che liquidava, poi, i fatti sostenendo che si trattava di pochi scalmanati e di nulla di grave, oggi … per piegare la resistenza di chi lotta, non si disdegnano vecchi rigurgiti.

Allora l’indifferenza è costata venti anni di dittatura, incarcerazioni, confino, miseria e guerra. Nessuno, oggi, è disponibile a ripetere passivamente l’esperienza, anche se le sirene della propaganda capitalista cercano instancabilmente di sopire le reazioni, di incanalare la resistenza, di costringere tutti, col cappello in mano, non ad esigere i propri diritti, ma piuttosto a “chiedere umilmente” una gentile concessione.

Qua non si tratta di favori, né tanto meno il problema riguarda la sola famiglia Mihai in disgrazia, … qua l’assistenza non c’è per nessuno, il diritto allo studio è solo sulla carta, i trasporti aumentano per tutti, come aumenterà il costo delle bollette e l’incapacità di arrivare a fine mese con lo stipendio.

Per queste ragioni suggeriamo di abbandonare l’idea che con quattro fiamme si possa spegnere la lotta e crediamo che l’opporsi al massacro sociale vale anche per i tanti che vivono, sulla propria pelle, una realtà di precarietà, d’impoverimento, di cassa integrazione, di licenziamento o di perdita del lavoro.

    SABATO 17 SETTEMBRE – MANIFESTAZIONE/PRESIDIO A CREMA DALLE ORE 9.00 – VIA VERDI, 16 – ZONA MERCATO (adiacenze ERSAF)

                                  PIÙ CASE POPOLARI PER TUTTI – BLOCCO DEGLI SFRATTI – ABBASSAMENTO DEGLI AFFITTI
e-mail: tuttisottountetto@libero.it