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AO SALVINI-Nuovo ospedale di Garbagnate: quale futuro per la rete ospedaliera?

Dopo i tagli alla sanità attuati dalla finanziaria del governo, le regioni hanno a loro volta tagliato i fondi per gli ospedali Lombardi, ma da questi tagli, è stato escluso il nuovo ospedale di Garbagnate, che dunque vede confermarsi i 140 milioni di euro per la sua costruzione, e il finanziamento di 540 milioni di euro per la città della salute al Sacco.

Il 9 novembre 2011 il direttore generale ha illustrato alla rsu aziendale il progetto operativo di come saranno i nuovi reparti e la probabile organizzazione.

Il direttore generale ha affermato che tutta l’organizzazione del personale deve adattarsi alla struttura e di superare la logica dei posti letto(che saranno 60 per area omogenea)perché il futuro assistenziale sarà diverso dal passato e dal presente. che Cosa significhi tutto questo non lo sappiamo ma possiamo immaginarlo.

Ha affermato che sarà un successo se il nuovo ospedale avrà 450 posti letto dai 1100 previsti dal progetto originario che erano solo teorici.

Avrà la necessità di aprire il nuovo ospedale, perché il global service previsto per la gestione dei servizi per i privati che hanno investito deve fruttare ( con l’interesse) il ritorno dei capitali prestati all’ azienda ospedaliera, e per questo sarà necessario spostare e concentrare a Garbagnate le attività degli altri ospedali in rete.

Non si è parlato di come migliorerà la salute dei cittadini ma solo di come e quanto sarà il baget e la spesa che la regione finanzierà.

Tutto quello che il D.G. ha illustrato non fa che confermare quello che andiamo dicendo da anni:

Che gli attuali presidi ospedalieri si trasformeranno da ospedali, così come sono oggi, in vari servizi funzionali alla rete e che la loro attuale funzione, molto probabilmente, non ci sarà più.

L’ospedale nuovo piace anche a noi ma per esperienza ultra decennale crederemo nella sua realizzazione solo quando lo vedremo finito.

Diciamocelo chiaramente, come siamo abituati a fare noi da sempre, ponendoci e ponendo una domanda a tutti i cittadini, operatori, associazioni e dipendenti:

Siamo sicuri che il nuovo ospedale risponderà ai bisogni di salute del territorio dopo che i tre presidi ospedalieri saranno trasformati?

Se ci poniamo questa domanda è perché l’esperienza degli anni passati ci ha portato ad essere testimoni della riduzione assistenziale di posti letto e di servizi, nonostante le propagande politiche di alcuni partiti che si sono messi al servizio della difesa degli ospedali proprio a cavallo delle elezioni regionali. Noi non siamo un partito che deve prendere voti, ma siamo lavoratori a cui sta a cuore la difesa della salute del cittadino.

Scioglieremo la riserva a ospedale finito e operante.

DELEGATI R.S. U. A. O. SALVINI