Le lotte nelle cooperative proseguono, si intrecciano, talvolta si alimentano a vicenda.
Lotte reali che si trovano ad affrontare problemi reali. Lotte vinte, lotte ancora in corso, lotte momentaneamente sconfitte, lotte che devono ancora affacciarsi sulla scena …
Da oltre tre anni, pensando alle cooperative della logistica e della grande distribuzione, ci troviamo di fronte ad una “piccola importante novità” nel panorama sociale e politico attuale. Ci troviamo di fronte ad una sfida concreta lanciata da qualche migliaio di operai immigrati che, anche partendo da contenuti di carattere sindacale, hanno preso di mira apertamente il moderno schiavismo, quella guerra interna contro gli operai che accompagna quella esterna, le sempre più numerose imprese militari dell’occidente (Italia in prima fila) per il dominio capitalista del pianeta
In questo contesto, aggravato da una crisi economica e finanziaria devastante (per le sue conseguenze sui proletari innanzitutto), resistere non è facile. Ma è senz’altro possibile
Questo è stato il punto di vista utilizzato quando abbiamo lanciato la proposta politica di una cassa di resistenza.
Un’iniziativa che ci ha permesso di arrivare a integrare quasi per intero il salario perduto a ottobre a causa delle ritorsioni padronali
Un’iniziativa certamente utile, che ha bisogno però di essere ulteriormente estesa e rafforzata, nella previsione più che certa che la prossima busta paga (di tutti i licenziati e anche di molti scioperanti a oltranza) sarà molto prossima allo zero.
In altre parole: servono molti altri soldi: e per essere più precisi ci siamo dati l’obiettivo minimo di 15.000 € da raccogliere entro Natale.
Un mese di tempo per un obiettivo ambizioso, ma tutt’altro che impossibile
Tutti coloro che guardano alla lotta di classe come alternativa politica concreta al dominio capitalista attuale, sono quindi invitati a fare il massimo sforzo affinchè si realizzi uno dei termini fondamentali della lotta stessa: “Durare un minuto in più dei padroni!”.
I versamenti possono essere effettuati, indicando la causale: “Presidio operaio esselunga”:
• con bollettini postali sul ccp nr. 3046206
• con bonifici sul c/c IBAN IT13N0760101600000003046206
• con vaglia postale
tutti intestati a: Sindacato Intercategoriale Cobas, Via Marco Aurelio 31, 20127 Milano
Volantino/manifesto per la campagna contro Esselunga Campagna boicotta Esselunga