Con deliberazione n° 792 del 14 dicembre 2011 l’azienda informa i lavoratori che e’ entrato in vigore il nuovo regolamento di accesso alla mensa aziendale.
Noi, essendo di natura ottimisti, ci aspettavamo che attraverso il nuovo regolamento l’Azienda avesse finalmente risolto alcune vecchie questioni, ad esempio:
• Predisposizione di locali accoglienti, puliti e climatizzati anche per i mesi estivi, sia per i dipendenti della Salvini, che per il personale dell’Impresa di Ristorazione.
• Garantire l’accesso alla mensa ai lavoratori turistiche dopo anni di battaglie non hanno ancora la possibilità di spostarsi dal reparto perché per carenza di personale, manca il/la collega per il cambio.
• La dirigenza aveva promesso di risolvere questa situazione inserendo il box lunch, ma nulla è stato risolto.
• Messa a disposizione di una bilancia per pesare le quantità effettive di cibo erogato al personale.
• Miglioramento del servizio a fronte delle numerose dichiarazioni di non conformità da parte del personale e degli utenti, ma anche in tal caso nulla è cambiato.
Ma visto che all’ottimismo è buona norma aggiungere sempre una nota di realismo, ci ritroviamo tra le mani un regolamento che si confà perfettamente con i tempi che corrono oramai da 25 anni e che lentamente, passo dopo passo hanno portato i lavoratori a subire restrizioni sempre più pesanti che si traducono nei seguenti divieti menzionati nella circolare.
IL CIBO NON PUO’ NE’ ENTRARE, NE’ USCIRE DALLA MENSA, NON SI POSSONO CONSUMARE PASTI FORNITI DALLA MENSA, ANCHE BREVI, FUORI DAI LOCALI MENSA IN ORARI DI SERVIZIO. DOVE ANDRA’ A MANGIARE CHI ORDINA IN MENSA IL PRANZO D’ASPORTO? QUESTO E’ UN MISTERO!!
Inoltre, l’Art. 5 comma 2 pone il divieto di asportare dalla mensa qualsiasi genere alimentare facente parte della composizione del proprio pasto, per questioni di igiene. Il mancato rispetto di tale dovere costituisce infrazione disciplinare.
CHISSA’ SE A FINE MESE SULLA BUSTA PAGA L’AZIENDA RIMBORSERA’ IL CORRISPETTIVO IN DENARO DEL CIBO NON CONSUMATO CHE RILASCIAMO SUL VASSOIO. E CHE FINE FAREBBE QUEL CIBO CHE ABBIAMO GIA’ PAGATO? CHI CI GARANTISCE CHE NON CE LO FARANNO RIPAGARE IL GIORNIO DOPO?
Queste sono tutte forme di controllo che a nostro avviso hanno lo scopo di reprimere, controllare e vessare i lavoratori nel tentativo di renderci più deboli, per lasciare campo libero alla feroce ristrutturazione che i nostri ospedali stanno subendo in termini di chiusure di reparti e di servizi alla persona.
QUESTO MODO D’AGIRE, ARRIVATO AL CULMINE, NON E’ PIU’ TOLLERATO DA CHI, GIORNO DOPO GIORNO, LO SUBISCE IN SILENZIO. E’ NECESSARIO NON LASCIARCI CONFONDERE DA QUESTA MENTALITA’ PERVERSA E CONTRADDITTORIA!
RITIRIAMO DAL VASSOIO TUTTO CIO’ CHE E’ NOSTRO NON ACCETTANDO PROVOCAZIONI!
LOTTA E ORGANIZZATI PER DIFENDERTI DA QUESTI SOPRUSI!
16 gennaio 2012 – I DELEGATI RSU SI COBAS SALVINI volantino: AO SALVINI mensa