L’attacco ulteriore sferrato alla condizione di vita e lavorativa degli operai metalmeccanici, avvenuto attraverso l’imposizione del contratto voluto da Marchionne che prontamente è stato firmato dai sindacati di comodo filo padronali, FIM, UILM, FISMIC, UGL.
Contratto inizialmente fatto passare con il metodo del ricatto alla Fiat di Pomigliano ma che da gennaio 2012 è stato introdotto anche nella nostra realtà, non può fermare il nostro bisogno di difenderci e di continuare a lottare, per contrastare il peggio che sempre più avanza.
Le motivazioni per lottare scioperando, contro il contratto di Marchionne e lo stato di cose che questo comporta alla nostra quotidianità, sono chiare e sotto gli occhi di tutti.
Per chi ritiene di non aver ben compreso la portata di quanto ci è stato messo a capo collo, è sufficiente che vada a leggersi il contratto che ci è stato distribuito dall’azienda in questi giorni.
Il padrone Fiat oggi si sente più forte essendo che con l’introduzione di questo suo contratto pensa di avere potuto eliminare facilmente, le voci del dissenso espresse dal Si/Cobas e dalla Fiom, ma si sbaglia.
Per quanto riguarda il Si/Cobas i fatti parlano chiaro siamo disposti a rispondere colpo su colpo, sino a che gli operai vorranno difendersi.
Per ciò che riguarda la Fiom, a nostro parere il fatto stesso che non intenda fare seriamente agire con una posizione di vero contrasto alla politica padronale, la dice lunga.
Una ambiguità questo suo agire, nel non voler appoggiare la lotta di chi lotta del quale dovrà prima o poi render conto.
Come è credibile che possa nei fatti saper difendere gli interessi i bisogni degli operai, poterli rappresentare, un organizzazione che si lascia trattare a pesci in faccia dal padrone e i suoi domestici e al quale risponde solo con slogan e proclami senza essere mai conseguente nei fatti.
Ci risulta che è ancora in corso la causa aperta dalla Fiat contro Si/Cobas e Fiom, proprio per gli scioperi fatti negli anni scorsi contro il lavoro straordinario al sabato.
Ma mentre il Si/Cobas non è indietreggiato di un passo dalla posizione che sostiene da oltre 16 anni, la Fiom si è limitata a raccogliere le firme contro il contratto.
Forse sta preparandosi per ottenere l’assoluzione.
Sicuramente tanta ambiguità, non può che significare la piena supinità e sottomissione dei vertici al padrone.
Noi del Si/Cobas, continuiamo la battaglia con chi ci vuole stare, consapevoli dei limiti, delle difficoltà, consapevoli che senza una organizzazione che muova gli operai alla loro di difesa, non solo si perdono le battaglie, ma si è già persa la guerra.
Una guerra che è importante ricordare viene da lontano, è secolare e ci è stata dichiarata dai padroni.
SABATO 21 E SABATO 28 SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO
Per lo scorrimento lo sciopero è da effettuarsi nel giorno di riposo.
SI COBAS MODENA 17/01/2012