Trasporti

1° MARZO: BEFFA NAZIONALE!

Non possiamo non dire la nostra sullo sciopero nazionale di 4 ore indetto da Cgil, Cisl, Uil per l’1 marzo nel trasporto pubblico locale, e il nostro giudizio non può che essere molto netto!
È una percezione di presa per i fondelli unita ad una sensazione di tradimento quello che ruota a nostro modo di vedere attorno a questa sceneggiata nazionale messa in programma per giovedì prossimo.

Come si potrebbe definire altrimenti se non alto tradimento dei lavoratori quando lo scorso anno a Roma si sottoscrisse il definitivo affondamento dell’istituto del contratto nazionale, cioè la possibilità per le aziende di poter addirittura peggiorare salari, orari di lavoro ecc. che ancora erano “garantiti”, nonostante tutto, dai precedenti contratti nazionali?
Ulteriore dimostrazione del livello di interesse per i lavoratori, la beffa di aver fatto passare senza un batter di ciglia la recente riforma pensionistica che di fatto costringe a regalare buona parte della vita(70 anni!) a lorsignori, al fine di continuare a garantire i loro enormi profitti, e i loro intoccabili privilegi?

Senza tener conto che in dirittura d’arrivo c’è una bella riforma del lavoro che potrebbe abbattere l’art. 18 e tutto il resto dello Statuto dei Lavoratori con i sindacati, e pare anche quasi tutti i partiti, pronti a firmare purchè nell’accordo si sposti qualche virgola o qualche punto e virgola rispetto a quanto chiedono governo Monti e confindustria.

Mai come oggi sembra chiaro il ruolo dei sindacati confederali di “cani da guardia” di aziende, banche e governi impegnati come sono già da diversi anni al fianco della classe dirigente di questo paese ad addormentare la classe operaia e a traghettare i lavoratori in una navigazione che sta portando tutti a condizioni lavorative e di vita asiatiche   

PER UN FUTURO MA SOPRATUTTO
PER COMINCIARE A RIPRENDERCI IL PRESENTE

È per riprendere in mano il destino di un presente fortemente segnato che invitiamo tutti i lavoratori a riflettere su quanto sta accadendo e su quanto ancora accadrà se non si deciderà di abbandonare la rotta indicata dai sindacati confederali e autonomi. In aziende dove vi sono percentuali di iscritti a stragrande maggioranza Cobas, stiamo riscrivendo una nuova storia dopo anni e anni di pesanti umiliazioni sia salariali che lavorative inflitte con micidiali attacchi combinati datori di lavoro/sindacati confederali.

Intanto evidenziamo in ATM una significativa affermazione della legalità ottenuta in tribunale con il riconoscimento per alcuni ex conducenti di linea Autoguidovie che si sono rivolti ai nostri uffici legali e a cui si dovrà rivedere con sensibili aumenti la cifra del TFR riconosciuta loro dalla stessa ex azienda che continua a calcolarlo in forte difetto non includendo l’incidenza di molte voci

Lavoratore! sostieni e aderisci al progetto sindacale del S.I. Cobas

SALARIO, DIRITTI, DIGNITÀ

Milano, 26.02.2012 – SI Cobas   il volantino      Sciopero confederali 1 marzo 2012