Il risultato delle votazioni, per eleggere i delegati dei lavoratori nell’Azienda Salvini, ha evidenziato, che Il 40% dei dipendenti, (Rho 50%) non ha votato, questo risultato necessita di un’approfondita riflessione; potremmo ipotizzare che possa essere una mancanza d’interesse a essere rappresentati e/o difesi oppure potrebbe essere un’espressione d’insoddisfazione.
Da una prima analisi possiamo evidenziare che una relativa maggioranza (406 voti) di lavoratori ha deciso di farsi rappresentare dai coordinatori o titolari di posizione organizzativa, questo è un chiaro messaggio: “Il lavoratore preferisce far sedere al tavolo di trattativa qualcuno che tuteli gli interessi personali e Aziendali”, (spesso li troviamo seduti dalla parte opposta del tavolo), sono stati rieletti alcuni delegati che fino ad oggi hanno lavorato solo per portare a termine i loro affari e che grazie ai lavoratori continueranno a farlo.
Esiste poi un’altra relativa maggioranza (397 voti) che pensa di risolvere i problemi dei lavoratori a suon d’incentivi ai vari reparti, (medicina, chirurgia) senza considerare che la torta da dividere è sempre la stessa. Anche in questo caso sono stati votati i soliti personaggi, che continueranno a portare a termine i propri interessi personali con il sostegno di lavoratori consapevoli che non verranno mai rappresentati.
La vecchia triplice ha perso tutte le sue carte, almeno nell’ azienda Salvini, perché a livello governativo e confindustriale sono tutti culi e camicia per togliere i pochi diritti rimasti a chi lavora (art.18, deroghe ai CCNL, modifica in peggio degli ammortizzatori sociali), pagando lo scotto a livello locale, perché non sono più credibili, avendo vissuto in questi anni di rendita, una rendita fatta di posizioni organizzative e di posticini , che sembra ormai finita.
Si è affacciato all’orizzonte anche un “nuovo” sindacato corporativo, di nuovi burocrati, al pari di quelli di cui abbiamo appena parlato, che vuole difendere solo la professione degli infermieri, come se tutti gli altri lavoratori non avessero gli stessi problemi economici e normativi.
Al pari della Lega che illude i Padani di stare meglio se fanno la secessione e cacciano lo straniero, loro illudono gli infermieri che da soli si difendono meglio, trovando sempre degli illusi che pensano di aver trovato la loro “vera” soluzione.
E gli OSS, che li hanno votati, come li difenderanno?
Li aspettiamo con ansia in R.S.U. e altrove, per vedere cosa sono capaci di fare per la loro professione, finalmente i “veri” difensori del professionista!
Noi crediamo, che come altri, baratteranno con l’Azienda a titolo di mediazione il loro posticino, se son rose, per loro, fioriranno in questi tre anni.
L’unico “zoccolo duro” di opposizione siamo noi dei cobas (178 voti e 4 delegati eletti),opposizione, che va avanti da 15 anni, seppur in minoranza di delegati rispetto ad altri, non abbiamo mai smesso di lottare, perché abbiamo un’idea di sindacato che va in una sola direzione e mette al primo posto la difesa reale dei lavoratori e del posto di lavoro. Le nostre previsioni si sono sempre avverate, non perché sappiamo leggere il futuro, ma perché conosciamo i nostri avversari e quelli che sotto false sembianze sembrano amici.
L’esperienza acquisita in questi anni è utile a noi Delegati per proseguire ciò che abbiamo sempre fatto, anche per questo rinnovo RSU imposteremo nuove battaglie a tutela dei diritti di tutti, per una società più giusta a misura per chi lavora.
Pensiamo che in futuro tutto rimarrà uguale e che il cambiamento tanto sperato non ci sarà nemmeno questa volta, proprio perché le poltrone della “nuova RSU” sono rimaste le stesse, VOLETE SCOMMETTERCI?
Per conto nostro l’impegno è garantito, le nostre proposte saranno semplici e concrete.
DELEGATI R.S.U. S. I. COBAS A.O SALVINI. 12 marzo 2012