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Cerro al Lambro: torna la protesta alla Gls, attimi di tensione con i carabinieri

Ancora tensione alla Gls di Cerro: «Vogliamo migliori condizioni di lavoro». A due anni di distanza dalle proteste del 2010, infatti, ieri sera almeno cinquanta lavoratori sono tornati a manifestare davanti al colosso della logistica nella zona industriale di Cerro. Quasi tutti immigrati, molti di loro lavorano alla Gls di Piacenza, dove nelle scorse settimane era scoppiata la protesta, ma diversi sono occupati anche nella sede cerrese dell’azienda. A guidarli c’era Fulvio Di Giorgio, coordinatore del sindacato intercategoriale Cobas, che sin da subito è sceso in campo al fianco dei lavoratori. Ed è stato proprio Di Giorgio a spiegare le ragioni della manifestazione, che ha visto gli immigrati sventolare le bandiere e inneggiare cori davanti alla sede della Gls. «I lavoratori chiedono migliori condizioni di lavoro – ha attaccato Di Giorgio -. Attualmente, infatti, la cooperativa presso cui sono occupati non paga loro parte delle ore lavorate, ma non versa neppure i giusti contributi. In altre parole, quindi, non rispetta il contratto di lavoro». Ecco perché ieri sera i manifestanti hanno fatto tappa a Cerro per far sentire tutta la loro rabbia. Sul posto si sono precipitati numerosi carabinieri guidati dal maggiore Giuliano Gerbo, comandante della compagnia di San Donato, e dal luogotenente Francesco Grittani, responsabile della stazione di Melegnano, che hanno scongiurato qualsiasi tipo di problema per l’ordine pubblico. Ieri sera, comunque, la manifestazione è andata avanti sino a tarda ora. «Perché – ha concluso Di Giorgio – vogliamo il rispetto e la dignità che sono dovuti a questi lavoratori».

di Stefano Cornalba da il cittadino di Lodi 23 marzo 2012