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NON ANDIAMO A VOTARE!!!

Mercoledì 11/04/12 in CNH ci saranno le elezioni  delle rappresentanze sindacali, ma queste elezioni verranno fatte attraverso una pratica anticostituzionale che di fatto andrà a violare il diritto alla libertà di espressione e di esercizio del pensiero politico di ogni operaio e lavoratore del gruppo Fiat.
 
Un fine politico questo che è stato raggiunto nel tempo, dopo infiniti attacchi fatti al mondo del lavoro dai padroni con la complicità il sostegno di quei sindacati a loro asserviti.
Questo nuovo corso della “democrazia” borghese che stabilisce nuove regole all’azione politica sindacale, ha come suo vero nome, un nome tutt’altro che rassicurante : la Dittatura del Capitale sul Lavoro.
Perché escludere quelle organizzazioni politiche sindacali che da sempre sono scomode al padrone, vedi i Cobas, altro non è che dittatura.
Rappresenta nei fatti il tentativo della classe padronale di eliminare il dissenso politico degli operai e lavoratori, eliminando i soggetti più avanzati tra loro e precludere la possibilità in un futuro prossimo, controllando la conflittualità, di veder trasformare il malessere comune in vera lotta di classe.
 
E in questo nuovo corso suo malgrado c’è finita anche la FIOM, sebbene avesse dopo tanti anni servito fedelmente la logica del padrone con la pratica politica della concertazione.
La concertazione che ha permesso e garantito negli anni al padrone, l’aumento sfrenato dello sfruttamento operaio, attraverso diverse forme.
Vedi gli stessi sabati di lavoro straordinario concessi alla FIAT dietro il pretesto di assumere degli interinali che a fine periodo di lavoro venivano da prassi lasciati a casa, mentre l’aumento dei carichi di lavoro rimaneva ricadendo su gli operai stabili.    
 
E la ragione dell’espulsione della FIOM dal triunvirato che per anni è servito a favorire il padronato, riducendo gli operai e i lavoratori alle attuali condizioni di vita e lavorative, sta proprio nel suo essersi arroccata sul modello sindacale della concertazione, oggi non più funzionale ma fortemente incompatibile per i padroni in quanto risulta essere solo un orpello, un limite oneroso da mantenere e non più accettabile per una fase dove la politica economica fatta di lacrime e sangue la si deve imporre con il pugno di ferro e senza perdere tempo in trattative.
 
Oggi la FIOM invoca la magistratura, si appoggia sulle sentenze emesse contro la FIAT per l’agire antisindacale, ma è come rincorrere delle chimere, tanto dovrebbe essere ormai chiaro e sotto gli occhi di tutti, quale è il piatto della bilancia che nella giustizia ha più peso.
Queste sentenze sono valide solo sulla carta perché la giustizia borghese nei fatti non agisce contro i padroni e se lo fa con loro è sempre clemente.
 
Mentre quando si tratta di poveracci le sentenze vengono ad essere applicate all’istante, le procedure vengono snellite, si saltano i preamboli si modificano le leggi.
Per colpire punire i proletari ogni mezzo è lecito specie quando tentano di organizzarsi per difendersi dalle ingiustizie.
I proletari sono da sempre tacciati per essere dei banditi, briganti, criminali, dei sovversivi dei terroristi quando per difendersi minacciano lo stato dei padroni.
 
Questa è la giustizia, la magistratura, le leggi borghesi costruite a misura dell’interesse dei padroni, come lo è anche questa falsa democrazia che gli schiavi sfruttati sono costretti a subire.
Non esistono scorciatoie, la soluzione passa per la riorganizzazione degli operai che si rimettono in gioco con una propria organizzazione politica finalizzata ai loro bisogni e interessi reali.
Un organizzazione di classe che sia veramente antagonista e disposta a lottare sino in fondo contro i padroni sfruttatori.
Incominciamo rifiutando la loro dittatura politica sindacale, negando totalmente la legittimazione a quelle organizzazioni compromesse con il padrone, che svendono al ribasso giorno dopo giorno le nostre condizioni di vita e lavorative.
 
E oltre al danno anche la beffa, visto chi si è candidato come RLS in queste elezioni: dei capi squadra che pur di garantire la produzione richiesta dalla FIAT, “sorvolano” sulle norme di sicurezza!
 
NON ANDIAMO A VOTARE, NON COLLABORIAMO CON CHI È NEMICO DEGLI OPERAI E AL SERVIZIO DEL PADRONE. NO ALLA DITTATURA DEL SINDACATO FILO PADRONALE!!!
 
SI COBAS Modena                                                                                                                    11/04/12