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Basiano, protestano i lavoratori licenziati: guerriglia urbana coi carabinieri, 22 feriti

MILANO – Guerriglia urbana nelle prime ore di lunedì mattina a Basiano, nel Milanese. Un blindato dei carabinieri semidistrutto, pullman e auto devastati, una ventina di feriti. E’ accaduto alle 7.45 davanti ai cancelli della Gartico Scarl, in via Alfieri, zona industriale. L’aggressione è avvenuta durante il tentativo, da parte delle forze dell’ordine, di allontanare dai cancelli il presidio composto da un’ottantina di lavoratori licenziati, per lo più egiziani, che impedivano l’ingresso di un pullman di dipendenti della società di logistica (che ha chiesto l’intervento per proseguire l’attività), e l’uscita di alcuni camion che dovevano consegnare merce. Un’azione di routine, secondo la Questura, che però si è trasformata in tafferuglio quando dalle seconde file degli operai, supportati da una ventina di aderenti a centri sociali e Cobas, sono stati lanciati sassi e oggetti pesanti. I manifestanti poi hanno affrontato la successiva carica con spranghe e bastoni. Una ventina di minuti di tafferugli, durante i quali è successo di tutto: sono stati lanciati cartelli segnaletici, «panettoni» in cemento, biciclette, oltre a pietre e rami. I carabinieri hanno lanciato lacrimogeni. Alla fine i manifestanti sono stati allontanati ed è tornata la calma. Due manifestanti sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. E intanto la Digos ha avviato le indagini per l’individuazione dei più violenti tra i partecipanti.

I PRECEDENTI – Attimi di tensione con i carabinieri si erano già verificati nei giorni scorsi, da quando, recentemente, la società aveva deciso di interrompere il rapporto di lavoro con la cooperativa che fornisce il servizio di facchinaggio. I lavoratori avevano creato un presidio permanente di protesta per le condizioni di lavoro, e un primo episodio di tafferugli era avvenuto venerdì scorso. Fra i feriti, quello più grave ha riportato una frattura del femore.

LA PROTESTA – L’azienda si occupa di logistica e in particolare di trasporti di alimentari per una grande catena commerciale. La cooperativa, la Alma Group di Peschiera Borromeo (Milano), ha deciso 89 licenziamenti dichiarando l’impossibilità di ricollocare gli esuberi in altre attività del gruppo. Gli ex dipendenti sostengono però che il licenziamento sarebbe avvenuto proprio in un momento di «ribellione» alle «ingiuste condizioni di lavoro» alle quali si ritenevano sottoposti.

I FERITI – Secondo quanto riferito dalla Questura, contro le forze dell’ordine è stata messa in atto una vera e propria aggressione da parte di un centinaio di manifestanti, con lancio di sassi, oggetti, bastonate e sprangate. Tra le forze dell’ordine si registrano 16 feriti, quasi tutti carabinieri, uno dei quali seriamente ferito a un braccio. Anche tra i lavoratori ci sono molti feriti e contusi, almeno una dozzina, anche se buona parte di essi dopo l’azione si sono allontanati. Uno di essi, con un trauma all’addome, sembrava grave ma le sue condizioni ora sembrano meno preoccupanti. Nel corso dello scontro sono stati danneggiati anche un blindato dell’Arma, un pullman privato (che trasportava operai diretti a lavoro) e un’auto di servizio della polizia.

Leila Codecasa e Redazione Milano online Corriere.it

11 giugno 2012 | 11:22