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Le ragioni della lotta di Basiano. Anche la direzione del Gigante è responsabile!

Due settimane fa, davanti ai cancelli di Basiano, siamo stati attaccati dai carabinieri perché difendevamo il nostro posto di lavoro, di fronte alla comunicazione di 87 licenziamenti in tronco da parte di Alma che ha disdettato l’appalto col Gigante; nei giorni successivi è arrivata inoltre la comunicazione di altri 13 licenziamenti ai danni degli operai della cooperativa Bergamasca che hanno scioperato in quei giorni.

Nell’incontro di lunedì 25 giugno, sia la Prefettura che la rappresentante del Ministero del Lavoro hanno affermato che l’azienda che subentra nell’appalto (in questo caso Italtrans) deve assumere tutti i lavoratori e deve rispettare integralmente il Contratto nazionale di categoria.
Ma Italtrans, che ha ottenuto l’appalto lasciato vacante da Alma, continua a fare i propri interessi, fregandosene delle leggi, e inserendo nel magazzino operai di una cooperativa che non ha nessun autorizzazione a lavorare nel magazzino.

La situazione è gravissima e il Gigante non può più continuare a far finta di niente, dichiarandosi estraneo a quello che sta succedendo.
Essendo il committente, ha l’obbligo di intervenire per garantire la legalità e i diritti dei lavoratori, imponendo alle ditte appaltanti, prima fra tutte l’Italtrans, il rispetto del Contratto nazionale, sia per quello che riguarda i cambi d’appalto (art 42bis, comma 3bis) sia per quanto riguarda il pagamento regolare degli stipendi e di tutti gli istituti contrattuali (cosa che in Bergamasca non avviene), sia per ciò che concerne il diritti da un punto di vista sindacale.

–    PER IL REINTEGRO DEI LAVORATORI DI ALMA
–    PER IL RITIRO DEI LICENZAIMENTI CONTRO GLI OPERAI DI BERGAMASCA CHE HANNO SCIOPERATO
–    PER IL RISPETTO DEL CONTRATTO NAZIONALE

3 luglio 2012
S.I. COBAS – GIGANTE BASIANO