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Con gli operai della Marlane a Paola

Marlane Praia a Mare processo per morti di lavoro

Venerdì alle 9,30 nel Tribunale di Paola finalmente potremo aprire una pagina importante per la strage degli operai della Marlane di Praia a Mare. Dopo diversi rinvii e stop al processo si entrerà nel vivo della vicenda con l’interrogatorio di alcuni operai . Fra questi l’ex operaio Luigi Pacchiano che fin dal 1995 ha denunciato quello che avveniva nella fabbrica. Pacchiano è la memoria storica della fabbrica, è colui tra i fondatori del sindacato Slai Cobas nel 1997, e della successiva scissione nel 2009 del SI Cobas con il quale oggi continua la lotta in difesa degli operai.

Luigi Pacchiano non demorde e sin dal 1995 quando fece in piena solitudine la prima denuncia  ha continuato a portare la verità su quanto avvenuto in quella fabbrica. Coautore con Francesco Cirillo, esponente ambientalista di un libro inchiesta sulla Marlane,e con la documentarista  Giulia Zanfino per l’unico documentario girato sulla questione e trasmesso più volte sulle rete nazionali,  ha girato l’Italia a presentare la storia, facendola diventare un caso nazionale. OrMarlane Praia a Mare processo per morti di lavoroa finalmente potrà parlare per la prima volta ed essere ascoltato sulle morti avvenute nella Marlane, sui metodi di lavoro, sulle condizioni di lavoro senza le minime misure di sicurezza a tutela della salute degli operai e delle operaie.

Potrà finalmente far sentire la sua testimonianza  sui rifiuti tossici sotterrati nell’area della Marlane e sulle confessioni, registrate,  di Francesco De Palma, operaio deceduto un anno fa per tumore, autore dei sotterramenti. Il video è stato consegnato al tribunale di Paola in attesa di essere acquisito come prova. La storia della Marlane in definitiva non è finita. Si risveglia ad ogni funerale di qualche operaio che muore per tumore, si risveglia ogni qual volta che un operaio scopre quel maledetto tumore che proviene dalle vasche piene di acidi, veleni, fumi tossici.

Gli stabilimenti della Marlane oggi giacciono ancora a Praia a Mare. La cittadinanza ci passa davanti e quasi fa finta di non vederli. I turisti ignari ancora fanno i bagni davanti la spiaggia senza sapere che in quei terreni sono stati seppelliti i rifiuti tossici provenienti dalla lavorazione.

L’ex sindaco di Praia a Mare, Lomonaco oggi è imputato per disastro ambientale, lesioni gravi, omicidio colposo , per cinque anni del suo mandato ha fatto finta di non sapere nulla, così il nuovo sindaco Antonio Praticò finge di non sapere cosa è avvenuto in quella fabbrica nella quale lui stesso ha lavorato e diretto le assunzioni per 35 anni, e fa finta di non sapere che quell’area è inquinata e che va assolutamente bonificata per liberare la cittadinanza da quei rifiuti tossici e pericolosi.

Anche la Regione Calabria, che pur costituitasi parte civile nel processo, ha “dimenticato” di inserire il sito della Marlane fra le aree calabresi da bonificare . Come abbiamo sempre fatto sin dall’inizio della vicenda come ambientalisti, sindacati di base, centri sociali della Calabria saremo vicini agli operai e faremo sentire la nostra presenza e vicinanza alle famiglie degli operai e delle operaie morti in quella fabbrica dei veleni. Così come il 6 ottobre dalle ore 18 nel CPOA Rialzo di Cosenza lo saremo con gli operai e le vittime dell’ILVA di Taranto .

Storie del sud , che accomunano i territori e che dimostrano senza ombra di dubbio come il capitale , lo sfruttamento umano, la mancanza di regole certe sulla difesa dell’ambiente e della salute si muovano con le stesse gambe e la stessa politica criminale.

Si- Cobas coordinamento Calabria /  Osservatorio Nazionale Amianto / Rete Difesa Territorio “Franco Nisticò”/ CSOA Rialzo Cosenza / Forum Ambientalista Calabria / Associazione Culturale Skatakatascia U*CS Francavilla /   Movimento Ambientalista del Tirreno /ACSSA Montalto Uffugo