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Unione Sindacale Italiana USI

Si esprime la nostra solidarietà ai lavoratori del Consorzio CGS, che ha l’appalto per le attività e le mansioni di movimentazione merci al Deposito Centrale IKEA a Piacenza, della logistica, ch sono in mobilitazione da 3 settimane organizzati e sostenuti dal S.I. Cobas.
Lavoratori che hanno alzato la testa per opporsi a condizioni lavorative e a contratti di lavoro con scarse garanzie  su diritti elementari, con limitazioni fortissime sui diritti sindacali che mettono a rischio non solo il lavoro ma anche la concreta possibilità di organizzarsi.
Sostenere questa lotta, vuomdire dare anche un piccolo aiuto e contributo, come facciamo con questo comunicato e persa di posizione, a coloro che lottano per ottenere il miglioramento delle condizioni materiali di lavoro, salariali, di fatto di vita di chi lavora e che stanno resistendo alla repressione padronale e anche a quella poliziesca, che ha caricato il picchetto con un bilancio di diversi feriti. Questa lotta, proprio perchè riguarda condizioni reali e la dignità di chi lavora per vivere, non è arretrata e sta proseguendo, ma non va lasciata isolata.
Allo stesso modo, come non va lasciata isolata quella che stanno facendo anche i lavoratori e le lavoratrici all’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, su appalto vinto dalla Manutencoop e lotta sostenuta da USI C.T.&S., dalla Cub e dai Cobas, che ha già visto una forte partecipazione agli scioperi e alle manifestazioni, non ultima lo sciopero del 24 ottobre 2012.

Anche in questo caso, sono in ballo le condizioni di orario di lavoro, di organizzazione del lavoro, dei riposi e dei turni oltre che del salario, modificate dal nuovo soggetto subentrato all’appalto, che ha sconfessato i risultati raggiunti negli anni precedenti con un peggioramento netto delle condizioni lavorative, di ritmi e di salario, inserite nei contratti individuali di lavoro, con un abbassamento anche della stessa qualità dei servizi agli utenti dell’Istituto.
La nostra solidarietà va anche a questi lavoratori e lavoratrici, così come al personale dell’Istituto San Raffaele, dove dal 31 ottobre la Direzione aziendale ha comunicato la disdetta dei contratti e accordi collettivi dal 1973 a oggi, che erano in vigore, con l’avvio di procedura di licenziamento collettivo di 244 persone e il cambio del CCNL di riferimento, che sta trovando l’opposizione con presidio permanente delle lavoratrici e dei lavoratori, sostenuta da USI Sanità e da Usb.
ALLE RISTRUTTURAZIONI, ALLA MODIFICA PEGGIORATIVA DI CONTRATTI, CONDIZIONI SALARIALI E DI LAVORO, SI RISPONDE CON LA LOTTA COLLETTIVA E L’ORGANIZZAZIONE DIRETTA…ORA E SEMPRE RESISTENZA

4 novembre 2012 – Segreteria generale confederale Unione Sindacale Italiana USI, fondata nel 1912…100 anni…dalla parte giusta, quella di lavoratrici e lavoratori.