Pubblico Impiego

TFR: il governo si rimangia tutto!

TFR Pubblico impiego

TFR Pubblico impiegoIl D.L. 78/2010, convertito nella L. 122/2010, aveva stabilito che – a decorrere dal 1° gennaio 2011 – tutti i dipendenti pubblici (anche quelli assunti prima del 2001 e che quindi avevano il TFS) dovevano passare al TFR (Trattamento di Fine Rapporto) previsto per i lavoratori del settore privato (il cui accantonamento è interamente a carico del datore di lavoro). La scelta del governo di passare al sistema privato del TFR serviva, e serve visto che è partito il fondo Perseo, a incentivare i dipendenti pubblici ad “investire” i propri soldi nei fondi pensione.
La norma però non prevedeva l’abolizione della trattenuta (rivalsa contributiva) del 2,5% che ha continuato a essere prelevata dalle retribuzioni dei lavoratori pubblici creando una situazione di disparità con il settore privato. La rivalsa contributiva è quella quota del TFS (Trattamento di Fine Servizio) che era a carico dei dipendenti pubblici e veniva trattenuta mensilmente sulla retribuzione.
Con sentenza n° 223 del 11 ottobre 2012 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma che autorizza il prelievo della rivalsa del 2,5% dalle retribuzioni dei pubblici dipendenti.
Il Governo Monti, con il Consiglio dei Ministri del 26 ottobre 2012, ha emanato un Decreto Legge d’urgenza, il n° 185 pubblicato in G.U. Il 30 ottobre 2012, concernente “Disposizioni urgenti in materia trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici”, al fine di dare attuazione alla sentenza n° 223 della Corte Costituzionale e di evitare di restituire a oltre 2 milioni di lavoratori pubblici il contributo. Tale decreto prevede il ripristino per i dipendenti pubblici del trattamento di fine
servizio (TFS) cosi come era prima della L. 122/2010, prevedendo quindi una quota versata dal dipendente.
Al tempo stesso il Governo con il medesimo Decreto riliquida le competenze ai dipendenti pubblici andati in pensione o licenziati in questi ultimi due anni ed estingue con atto d’ufficio tutti i procedimenti in atto aventi lo scopo di ottenere rimborso delle trattenute illegittime del 2.50% (tranne quelle passate in giudicato) perpetuate nei confronti dei dipendenti pubblici dal 1 gennaio 2011 a tutt’oggi.
I rappresentanti ed i legali della nostra organizzazione sindacale hanno subito dimostrato cautela nell’affrontare questa vicenda e la scelta è risultata corretta, al contrario di quanto fatto da altre organizzazioni sindacali che hanno cercato di sfruttare l’eco della sentenza della Corte Costituzionale per avviare una “campagna tesseramento”, non informando i dipendenti, sulla cosa più importante ovvero che la prescrizione del diritto al possibile risarcimento, avviene dopo 5 ANNI !
Se il Governo, trasformerà il Decreto Legge in Legge entro 60 giorni, verranno meno i presupposti per un contenzioso legale. Al contrario, sarà importante aprire una vertenza per ottenere il risarcimento della illegittima trattenuta del 2.50%.
La nostra organizzazione, informerà in modo sempre più determinato i dipendenti pubblici sulla necessità di difendere il proprio TFR pubblico anche dalla illusoria e rischiosa scelta dei fondi pensione.
S.I. COBAS – Via L. Spagnoli, 4 – Perugia Tel. 075 5002803 – perugia@sicobas.org

TFR-TFS Pubblico Impiego