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Accordo FIM CISL e padroni

Avevano detto, che Pomigliano sarebbe stato un caso isolato, invece continuano a firmare accordi sempre peggiori, con i quali a rimetterci, sono sempre e solo gli operai.
E in tutto ciò è molto grave che questi servi prezzolati, continuano a non pagare un prezzo politico per le loro malefatte.
Sindacati del genere vanno cacciati dalle fabbriche, non lasciamo che facciano ulteriori danni ai nostri bisogni e interessi già fortemente negati e compromessi.
Veniamo ai fatti su quanto è accaduto alla fonderia Pometon di Venezia, dove la Cisl e il padrone hanno organizzato il gioco di squadra.
Il padrone facendo la prima mossa azzera tutti i contratti aziendali e gli integrativi, conquistati negli anni a seguito di lotte.
Allora subentra la Cisl che butta sul tavolo un nuovo contratto integrativo aziendale, attraverso il quale si chiarisce subito, il ruolo filo padronale, sostenuto da questo sindacato.
In sostanza l’accordo stabilisce che se si vuole beneficiare di questo contratto pro padrone, si deve avere la tessera sindacale Cisl, o altrimenti per chi non la possiede versare allo stesso sindacato un contributo di circa 200 €.
Subito verrebbe da pensare che visti gli aumenti miserabili che questi sindacati del cazzo, ci fanno avere, se li possono anche tenere e infilarseli…, ma questi, hanno calcolato tutto e al meglio per fregare gli operai.
Perchè chi non era già tesserato Cisl e non è disposto a pagare il pizzo (200€), rimane solo con la paga base.
E proprio da quel sindacato che per anni ci ha tritato i coglioni con la menata che si doveva mollare il contratto nazionale, (lasciando così al palo, la paga base) per buttarsi su quello aziendale, cosa che ha solo innalzato lo sfruttamento operaio.

Questo è quanto ha messo in campo la politica sindacale della Cisl, ma non è la sola organizzazione dedita a crocifiggere gli operai e la vicenda della busta paga decurtata per malattia, ha più responsabili, più complici del nuovo corso che criminalizza e condanna chi si ammala.
Senza anche dimenticare che è grazie a loro se noi operai, siamo i più sfruttati e meno pagati tra i paesi dell’Europa.
Non possiamo più continuare a subire questi attacchi alle nostre condizioni di vita e lavorative, non possiamo ancora prendere bastonate, farci umiliare, stando fermi e in silenzio.
Di quali e quanti esempi ancora, abbiamo bisogno per capire che o ci riprendiamo nelle nostre mani il nostro futuro, senza più delegarlo in bianco a nessuno, o saremo destinati a sprofondare sempre più nella miseria e infine a soccombere.
Vogliamo stare ancora alla finestra a guardare che tutto ci sta crollando addosso, mentre ci preparano un futuro dove un incubo seguirà l’altro, senza aver noi mosso un dito per difenderci per agire, o muoverci per costruire l’alternativa che possa invertire questa direzione distruttrice?

OPERAI NON POSSIAMO PIÙ PERDERE TEMPO
UNIAMOCI CONTRO QUESTI SERVI DEL PADRONE PER DIFENDERCI E LOTTARE !
08/04/2013 SI COBAS MODENA -RSU SI Cobas New Holland Modena