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Colombia: la repressione del regime causa almeno 4 morti e 35 feriti nel Cauca

Come denuncia il movimento politico e sociale Marcha Patriótica ed altre organizzazioni popolari colombiane, azioni congiunte di esercito, polizia e paramilitari contro i contadini partecipanti alla Giornata Nazionale di Protesta e Sciopero Indefinito, nella frazione di Mojarras del comune di Mercaderes, nel Dipartimento del Cauca, hanno causato almeno 4 morti (fra cui un bambino di 6 anni) e 35 feriti gravi.
Le associazioni denunciano detenzioni arbitrarie, attacchi indiscriminati che hanno causato seri ritardi nell’accesso a strutture sanitarie, uso, da parte delle forze repressive del regime, di armi convenzionali (gas lacrimogeni, raffiche di proiettili, granate stordenti) e non (proiettili rinforzati, bombe artigianali).
I circa 10.000 contadini, indigeni e afrodiscendenti del dipartimento del Cauca hanno annunciato che, nonostante le azioni di terrore contro la mobilitazione, intendono mantenere lo sciopero e  sviluppare azioni che permettano di costruire soluzioni alla grave crisi che attraversa il settore agricolo.
Lo Sciopero Nazionale agrario e popolare, che si protrae dal 19 agosto scorso, sta tenendo sotto scacco l’oligarchia colombiana, e il governo, che ne cura gli interessi e ne difende i privilegi, perde i pezzi: “Jena” Santos è stato costretto a cambiare i ministri di Giustizia, Agricoltura, Ambiente, Interni e Miniere.
Ma non sarà certo un rimpasto di governo che potrà risolvere i gravi squilibri che patisce la Colombia, e di cui le grandiose manifestazioni popolari di questi giorni sono una delle espressioni: solo un cambio reale della struttura dello Stato, l’abbandono delle deleterie politiche neoliberiste, la possibilità della reale espressione dell’opposizione, lo sviluppo di una vera sovranità nazionale potranno portare al paese la Giustizia Sociale, base per una vera e duratura Pace e per la costruzione di una Nuova Colombia.
da nuovacolombia.net