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Precariato tra dire e fare … apparire ed essere

In questi ultimi anni sono decisamente peggiorate le nostre condizioni di lavoratori dipendenti, sia in termini di presunti diritti (pensioni, welfare, che se li possono ridurre o sottrarre non si capisce che razza di diritti siano), sia in quelli lavorativi (flessibilità, licenziamenti) e retributivi (blocchi contratti e precariato).
E non si pensi ad atti unilaterali della Confindustria !!!
Tutto è avvenuto con tanto di contrattazione col sindacalismo confederal-concertativo  assumendo piena “legittimità” di fronte alla legge, buon ultimo, al momento, il protocollo d’intesa del 31 agosto scorso.
Il tutto spacciato «per diminuire la disoccupazione» ma noi stiamo sempre peggio e la disoccupazione aumenta !!!
In tutto questo “spaccio”, nella concordia firmaiola dei concertativi, brillava e brilla solamente la presunzione della CGIL e della FIOM che, spaccio nello spaccio, vantavano e vantano se stessi quali unici oppositori al  precariato ed ai licenziamenti.
Se i concertativi si fossero mai opposti al precariato non si sarebbero mai preoccupati di organizzarli in federazioni  e contratti separati dai lavoratori con cui lavorano fianco a fianco (per la CGIL il NIDIL).
Il 10 settembre 2013 i confederali, quindi anche il NIDIL-CGIL, hanno rinnovato il CCNL degli interinali che, rispetto a quello sottoscritto nel 2008, che già faceva schifo per conto suo,  … ecco la novità … “l’attuale sistema obbligatorio di trasformazione a tempo indeterminato, previsto dall’art. 43 del CCNL 24-7-2008, viene sostituito con un sistema incentivante”.
In breve con il vecchio art. 43 l’agenzia interinale, dopo 36-42 mesi di “erogazione” di lavoro, aveva l’obbligo di assumere a tempo indeterminato il lavoratore a cui l’aveva erogato. Adesso invece l’agenzia può evitarne l’assunzione a tempo indeterminato se non le conviene, ossia se il lavoratore non è qualificato al punto da essere indispensabile ai profitti che l’agenzia ricava dal suo impiego,  altrimenti, a lavoratore qualificato quanto basta, potrà assumerlo a tempo indeterminato con tanto di allettanti incentivi a carico degli Enti Bilaterali, ossia dai padroni, cui conviene sempre avere a disposizione degli interinali (sopratutto se qualificati), e dai soldi che costringono a versare anche ai lavoratori non iscritti ad alcun sindacato. Naturalmente con buona pace del lavoratore interinale e “generico” condannato a lavorare a tempo determinato.
Questi i fatti, questo il concertativismo CGIL inclusa: coi lavoratori solo nei comizi, con qualsiasi controparte poi: preparando un futuro flessibile che sognano anche per te ma in cui hanno già precipitato i tuoi figli se ne hai, i giovani e i disoccupati comunque. Prendine atto anche tu: Autorganizzati, passa al SI COBAS.
22.09.13      S.I. COBAS  MILANO