Ancora un presidio di protesta davanti ai cancelli della Frigoscandia di Cornaredo. Instancabili i lavoratori della cooperativa Cogema sono tornati ieri a mezzanotte davanti ai cancelli dell’azienda, per un nuovo blocco dei camion. La lotta organizzata insieme ai sindacati del S.I. Cobas contro il licenziamento di 15 dipendenti non si ferma
di Monica Guerci
Cornaredo (Milano), 12 aprile 2014 – Ancora unpresidio di protesta davanti ai cancelli della Frigoscandia di Cornaredo. Instancabili i lavoratori della cooperativa Cogema sono tornati ieri a mezzanotte davanti ai cancelli dell’azienda, per un nuovo blocco dei camion. La lotta organizzata insieme ai sindacati del S.I. Cobas contro il licenziamento di 15 dipendenti non si ferma. I lavoratori, che si occupavano della logistica e della movimentazione dei surgelati per la grande distribuzione nell’azienda di via Monzoro, in questi giorni si sono rivolti anche a Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, le hanno scritto una lettera aperta per farle sapere quali erano le loro condizioni di lavoro e invitarla a Cornaredo. «Il funzionario della Filt Cgil ha firmato il passaggio di appalto alla nuova cooperativa che sostituisce la Cogema accettando che su 95 dipendenti ne venissero presi solo 80, licenziando 15 lavoratori che erano qui da 7, 10, anche 15 anni, licenziati con l’accusa infondata di aver rubato ore», dichiara Davide Orsini, rappresentate sindacale del S.I. Cobas.
Anche ieri mattina al presidio sono arrivati carabinieri e poliziotti. «Alle 11.30 abbiamo sciolto ancora una volta i picchetti – spiegano i lavoratori in sciopero -. L’obiettivo, lo vogliamo ribadire, per noi non è creare inutili tensioni, chiediamo il reintegro dei colleghi licenziati ingiustamente. Torneremo a bloccare i cancelli ancora e ancora finché non partirà un tavolo di trattativa con l’azienda». Le rappresentanze sindacali denunciano condizioni precarie, salari bassi, pochi diritti e condizioni minime di sicurezza. «Sono state rispettate tutte le normative in materia di sicurezza sul lavoro. I 15 dipendenti sono stati licenziati dalla cooperativa dopo alcuni provvedimenti disciplinari», replica dagli uffici della dirigenza l’ad Renato Pizzo.
monica.guerci@ilgiorno.net